Nucleo elicotteri nella bufera Censure da parte di Enac
Rivelazioni clamorose sull'incidente in Val Nambino del 5 marzo dell'anno scorso, quando un elicottero del servizio di elisoccorso della Provincia che stava prestando soccorso ad alcuni scialpinisti cadde rovesciandosi e lasciando diversi feriti sulla neve. Le annuncia il consigliere provinciale di opposizione Claudio Cia che ha convocato per oggi una conferenza stampa in cui renderà pubblici documenti finora mai pubblicati che renderebbero a suo dire evidente la presenza di «gravi omissioni e tentativi di occultamento».
L'iniziativa dell'esponente di Agire per il Trentino getta benzina sul fuoco su una vicenda caratterizzata da numerosi colpi di scena. L'ultimo in ordine di tempo sono i contenuti dei rilievi fatti dall'Enac, l'ente nazionale aviazione civile, e che hanno portato ad accelerare gli avvicendamenti al vertice del Nucleo elicotteri, sollevando dall'incarico di Flight operations manager, che ricopriva da vent'anni, il comandante Bruno Avi e da quella di Safety manager Elvira Widmann, la comandante che era alla guida dell'elicottero che l'estate scorsa durante un soccorso in parete sul Monte Casale, a Pietramurata, toccò la roccia con le pale e fu costretto a un precipitoso rientro alla base.
Dei due incidenti la Provincia ha sempre dato versioni rassicuranti rivendicando l'eccellenza del servizio di elisoccorso svolto in Trentino. Salvo poi procedere un paio di mesi fa ai cambi al vertice con nomina temporanea del comandante Piergiorgio Rosati nelle due posizioni di responsabilità in attesa di individuare soluzioni stabili. Anche il ruolo di accountable manager, attualmente ricoperto dal comandante dei vigili del fuoco permanenti Ivo Erler, sarà affidato a qualcun altro, una figura che verrà individuata attraverso un bando di gara nelle prossime settimane.
Gli avvicendamenti erano stati giustificati dalla Provincia con la necessità di «confermare e migliorare i già notevoli standard qualitativi». Avvicendamenti già previsti ma accelerati dai due incidenti avvenuti l'anno scorso, aveva ammesso Erler. Ora però alcune lettere inviate nei mesi scorsi dallo stesso ente per chiedere al Nucleo elicotteri trentino di cambiare rotta mostrano con evidenza come la situazione interna fosse problematica. I contenuti di queste missive, inviate via Posta elettronica certificata allo stesso Erler, sono stati svelati ieri dal sito il Dolomiti. L'Ente di vigilanza e controllo del volo afferma di aver riscontrato una «sensibile carenza di supervisione e controllo» nell'organizzazione dell'elisoccorso trentino con «missioni eseguite in difformità alle procedure condotte nel Manuale Operativo». Situazioni che fanno parlare Enac di una «criticità di livello 1», minacciando limitazioni al volo.
Ai rilievo dell'ente di controllo la Provincia avrebbe risposto di non sentirsi vincolata dal Manuale e di aver attivato procedure dettate da protocolli esterni. Risposta che sarebbe stata definita «inammissibile» da Enac. «Sono state messe assieme questioni diverse ma è una vicenda su cui al momento non posso dire niente» si limita a dire Erler.