Consumatori: Crtcu Trento compie 10 anni, recuperati 6,6 mln
Nato nel novembre del 2007 per fornire un servizio gratuito ai consumatori trentini, il Crtcu di Trento festeggia i 10 anni di attività con numeri importanti: 66.000 i servizi prestati ai trentini, con il recupero di circa 6 milioni e 600.000 euro. Una realtà importante e unica in Italia, quella del Centro di piazza Sanzio, che è finanziato dalla Provincia autonoma di Trento grazie ad una specifica legge provinciale: in questo modo il servizio di assistenza, informazione e educazione al consumo fornito ai cittadini avviene in modo totalmente gratuito e senza l'obbligo di iscrizioni o di tessere. Nel solo 2017, si sono registrate 3.643 richieste di informazione, con un aumento del 26% rispetto al 2016, e 3.377 richieste di consulenza, con una crescita del 30% rispetto all'anno precedente. Il valore totale dei casi trattati è stato pari ad 1 milione e 960.208 euro, mentre la somma recuperata in sede stragiudiziale per i consumatori trentini è stata di 691.749 euro (855.105 euro nel 2016).
I consumatori si rivolgono al Crtcu per diversi motivi ma, spiega il direttore, Carlo Biasior, "purtroppo ai primi tre posti si collocano sempre i soliti mercati che sono telefonia (1650 casi nel 2017), commercio (426 casi) ed energia (303 casi)". Per quanto riguarda la telefonia (118.700 euro il valore delle controversie nel 2017) le situazioni maggiormente segnalate dai consumatori sono le attivazioni non richieste, i problemi con i contratti, le disdette e la fatturazione a 28 giorni, "su cui recentemente si è pronunciata l'Agcom intimando alle compagnie telefoniche di rimborsare le fatture in più a partire dalla metà di aprile", ricorda Biasior. Il mondo del commercio (240.349 euro di controversie) presenta i problemi maggiori nei recessi, sugli acquisti a distanza e sul commercio elettronico, mentre nel mercato dell'energia (286.452 euro di controversie) le problematiche più segnalate al Crtcu sono relative all'atteggiamento dei fornitori: "Notiamo sempre più spesso comportamenti prepotenti tipici delle compagnie telefoniche", commenta Biasior.