Alpini, è già sold out: esauriti i 18.807 posti
Sold out. Tutto esaurito. Si è chiuso ieri ufficialmente il termine per prenotare un posto letto, una tenda o una piazzola camper per i giorni dell'adunata. E si è chiuso con uno dei tanti record che Trento si appresta a battere: 18.807 posti prenotati, 7.000 dei quali in brande e posti a terra ricavati in 68 palestre. Letteralmente stracciato il primato segnato lo scorso anno a Treviso, quando il comitato organizzatore aveva sistemato in accoglienza diretta 14.950 persone (5.500 in 56 palestre e 9.950 nelle tende).
Sono otto gli spazi che saranno predisposti in città per l'arrivo degli alpini e dei loro familiari, tre tendopoli e cinque piazzali riservati ai tanti camper usati dalle penne nere, una parte in proprietà e moltissimi affittati per l'occasione. Una distesa di tende coprirà i grandi spazi vuoti nella zona sud della città dove avrebbero dovuto sorgere il nuovo ospedale di rango provinciale e la cittadella militare. Sono in tutto 18 ettari che diventeranno una città nella città, con alloggi allestiti su piazzole da 40 metri quadri l'una affacciate su strade di attraversamento che, per la prima volta a un'adunata, avranno tutte il nome di un battaglione in modo da assegnare ad ogni piazzola un vero e proprio indirizzo. Un sistema utile per l'orientamento e per far sentire «a casa» gli ospiti.
La tendopoli principale sarà quella allestita a sud di via Desert, 8 ettari con 931 piazzole e 3.768 persone prenotate. Dalla parte di protonterapia gli ettari a disposizione saranno 5,6 per una capacità di 2.549 persone. In località San Vincenzo, a sud della concessionaria di auto Dorigoni, saranno disponibili 4,7 ettari per 2.451 persone, di cui 1.806 in tenda e 645 in camper. Gli spazi sono stati prenotati da gruppi auto organizzati, famiglie, sezioni Ana. La sezione di Torino ha fatto le cose in grande prenotando un intero ettaro dentro il quale allestirà anche un tendone esclusivo come spazio comune.
Le aree sono state nei giorni scorsi tirate a raso e ripulite da rottami e immondizie. «Ne è stato raccolto un container pieno» racconta Tommaso Gasperotti, addetto stampa dell'adunata, mostrando le fotografie dei lavori di «bonifica».
Le tendopoli saranno organizzate come spazi chiusi e sorvegliati. Agli ospiti che hanno prenotato verrà dato un pass per entrare e un kit con il regolamento, le norme comportamentali e i sacchetti per la raccolta differenziata dei rifiuti. Certo potranno entrare e uscire anche ospiti non paganti, ma dovranno essere prelevati al varco d'entrata da un «inquilino».
Dal prossimo 18 aprile comincerà l'allestimento dei campi. Verranno realizzati sottoservizi con l'allacciamento dell'acqua e della corrente elettrica per realizzare l'illuminazione pubblica. All'interno verranno allestite tende con lavabi, saranno dislocati una parte dei 900 bagni chimici sparpagliati nei giorni dell'adunata in tutta la città, sono previsti box doccia a pagamento con personale addetto alle pulizie che li terrà in efficienza per tutto il periodo. Ci sarà un posto medico avanzato e in ogni campo saranno presenti squadre antincendio e due autobotti messe a disposizione dai Vigili del fuoco volontari. Funzionerà inoltre un servizio di vigilanza e di guardiania.
Le altre cinque aree di pernottamento messe a disposizione dal Comitato organizzatore saranno riservate ai camper, che occuperanno anche una parte dell'area San Vincenzo. Il nuovo campeggio dedicato di via Fersina ne ospiterà 34 per 80 persone; i parcheggi attorno al palazzetto delle Ghiaie 197, per 898 persone; l'area ex Zuffo avrà 181 piazzole per 724 ospiti; l'ex Sit 85 con 340 persone, il piazzale Sanseverino 88 con 352 persone. Qualche difficoltà logistica l'ha causata la forzata rinuncia, comunicata ufficialmente solo a dicembre, del piazzale ex Italcementi di Piedicastello, dove è in corso una bonifica superficiale che andrà avanti per diversi mesi. Inizialmente si pensava di utilizzarlo lasciando i parcheggi Zuffo, ex Sit e Sanseverino a disposizione dei residenti, ma i piani sono stati rivisti e gli spazi «esprorpiati» per farci stare i camper. Per agevolare i trentini verrà messo a disposizione nei giorni dell'adunata lo spazio all'interno del muro di cinta del vecchio carcere di via Pilati, 250 posti auto che allevieranno la fame di spazi che inevitabilmente si manifesterà durante la pacifica e festosa invasione delle penne nere.
Organizzare l'adunata del centenario avrà un costo di 2,3 milioni di euro, più della metà dei quali coperti con un contributo della Provincia di 1,2 milioni. A tanto ammonta la messa a punto e il funzionamento di una macchina complessa e delicata, che dovrà reggere l'urto di 650 mila presenze distribuite sui tre giorni dell'evento, con una punta di oltre 300.000 solo per il gran finale di domenica 13.
Oltre al contributo pubblico il Comitato organizzatore ha sottoscritto ricchi contratti di sponsorizzazione con una serie di soggetti privati che garantiranno la copertura delle spese assieme agli introiti incamerati con la vendita dei posti letto e delle piazzole messi a disposizione. Considerato che una piazzola per montare una tenda o ospitare un camper costa 50 euro per l'intera settimana che va dal 7 al 13 maggio le 2.707 piazzole renderanno 135.350 euro in tutto mentre una cifra analoga arriverà dalla vendita dei 7.000 posti letto allestiti nelle 68 palestre messe a disposizione in città e disponiibili dal giovedì sera o in qualche caso dal venerdì mattina alla domenica al prezzo di 10 euro per il posto a terra, 20 euro per la branda e 25 per la branda con materassino e lenzuola usa e getta.
Le aspettative del Coa, che non è una società a scopo di lucro e dunque non potrà andare in utile, sono di chiudere in pareggio, a meno che non avvenga come a Bolzano sei anni fa quando furono addirittura restituiti al Comune 200.000 euro di contributo.
Per contro le ricadute per la città e l'intero Trentino saranno infinitamente maggiori rispetto alla spesa. Una ricerca condotta dall'Università Cattolica di Milano sull'indotto generato dall'Adunata di Piacenza nel 2013 aveva calcolato un giro d'affari complessivo di 122 milioni di euro, di cui 70 concentrati sul solo territorio provinciale. Per l'adunata del centenario le cifre potrebbero essere anche maggiori.
Ma per la città non ci sarà solo un ritorno di tipo economico. Le organizzazioni alpine hanno infatti concordato una serie di interventi di valorizzazione e ripristino di alcuni luoghi particolarmente significativi. I Nuvola ad esempio si sono presi l'incarico di ripristinare il Doss Trento con tutti i suoi sentieri e le scalinate non sempre mantenuti in perfetto stato, mentre come noto grazie al lavoro manuale degli alpini verrà rifatto e ampliato il Museo storico che sorge sulla «Verruca». La Protezione civile dell'Ana nazionale si è messa a disposizione del Comune, che ha stanziato 70.000 euro, per rimettere a nuovo e abbellire il parco San Marco, in pieno centro storico. Gli alpini della città si prenderanno cura di piazza General Cantore tirando a lucido la stele ospitata e sistemando attrezzature e panchine.
A proposito di parchi, non si assisterà più alle scene del 1987 quando tutti gli spazi verdi erano stati presi d'assalto e colonizzati con tende montate perfino all'interno delle rotatorie spartitraffico. «Rispetto ad allora - spiega Renzo Merler, responsabile per accoglienza, viabilità e trasporti del Coa - è cambiato l'approccio e siamo più organizzati. Alcuni parchi saranno off limits mentre in altri sarà concessa la predisposizione di tende per chi non ha altri posti dove sistemarsi ma ci saranno squadre di emergenza pronte a intervenire in questi casi installando bagni chimici e spingendo gli ospiti a un utilizzo consapevole degli spazi occupati.»
Da segnalare poi come nei giorni di affollamento della città, quando sarà impossibile procedere con i normali programmi di raccolta rifiuti, specialmente in centro storico, ci saranno ben 360 volontari incaricati della raccolta differenziata a mano e della distribuzione nei bidoni allestiti per l'occasione.