Furti in casa, è tornata la «banda del buco» In azione di notte: è paura in Valsugana
Prendono di mira case isolate, agiscono di notte e si accontentano di un bottino di pochi euro. I ladri che negli ultimi giorni sono entrati in azione in Valsugana utilizzano sempre la stessa tecnica: attraverso un foro nell’infisso (solitamente prendono di mira la porta finestra sul balcone del primo piano) agganciano con un filo di ferro la maniglia interna e riescono ad introdursi in casa senza far rumore. Poi si muovono nelle stanze con estrema attenzione, alla ricerca di soldi e di gioielli, solitamente evitando di entrare nella camere da letto per non svegliare le persone.
L’ultimo «colpo», denunciato in Bassa Valsugana, è avvenuto in occasione del ponte del primo maggio. I ladri sono riusciti ad introdursi nell’appartamento nel cuore della notte e hanno sfilato da un portafoglio una cinquantina di euro. La brutta sorpresa l’hanno avuta i proprietari al loro risveglio, trovando alcuni effetti personali fuori posto e la portafinestra semi aperta. Sull’infisso c’era la «firma» dei ladri: il foro che caratterizza la modalità di azione della «banda del buco».
Altri quattro furti sono stati denunciati i giorni precedenti, sempre in Bassa Valsugana. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri, intervenuti nelle case «visitate» dai ladri sia per verificare l’accaduto, sia per cercare eventuali tracce lasciate dai malintenzionati, come impronte digitali o di scarpe.
I ladri, molto abili nell’entrare nelle abitazioni senza svegliare le persone, dimostrano pure una certa agilità nell’arrampicarsi sui balconi. Il foro viene fatto probabilmente con un piccolo trapano a batteria. Gli altri «attrezzi del mestiere» sono il filo di ferro e, naturalmente, arnesi da scassi da utilizzare in caso di infissi particolarmente resistenti. I carabinieri raccomandano di rivolgersi alla centrale unica dell’emergenza «112» nel caso si notino movimenti strani attorno alla propria abitazione. Nel malaugurato caso ci si dovesse imbattere nei ladri, è importante - sottolineano gli investigatori - non reagire e chiamare subito il numero di soccorso, in modo che le pattuglie possano intercettare i malviventi in fuga. Anche nel caso si dovessero trovare serrature manomesse o la porta di casa forzata il consiglio è di non entrare, ma dare immediatamente l’allarme. Spesso la presenza di un cane, soprattutto se si tratta di una casa isolata, funziona da deterrente per i ladri, così come un sistema di allarme con telecamere di videosorveglianza. Anche le luci nelle stanze, magari collegate ad un timer per l’accensione e lo spegnimento automatico, possono tenere alla larga i malintenzionati, fingendo la presenza in casa di persone.
I controlli in Bassa Valsuganasono aumentati, sia nelle ore notturne che di giorno, quando - presumibilmente - i ladri sono impegnati nei sopralluoghi. La «banda del buco» non avrebbe fino ad ora preso di mira abitazioni particolari: pare che i ladri agiscano laddove si presenti l’occasione. Il bottino complessivo dei cinque furti è di poche centinaia di euro.