È di Trento la miglior venditrice Lucia Brugnara premiata a Genova
Lucia Brugnara, 62 anni, di Vigo Meano, è stata premiata come miglior incaricata alle vendite del 2017 e per la sua fiorente carriera. Da 22 anni, infatti, questa donna dal fare dolce ma dal carattere deciso, lavora per la Gioel Spa, l’Azienda di Spini di Gardolo che produce la nota aspirapolvere in grado di pulire e igienizzare, dall’aria ai pavimenti.
Il premio è stato consegnato durante la 24° edizione del Premio Nazionale Adevisco che si è svolto venerdì scorso all’Acquario di Genova. La ditta Gioel, infatti, è associata all’Associazione Vendite Dirette Servizio Consumatori, che si occupa di sostenere, implementare e tutelare la figura dell’Incaricato e i diritti dei consumatori.
Nelle motivazioni si spiega che Lucia ha ricevuto il Premio alla Carriera «per il suo esempio di umiltà e di appartenenza e per l’amore verso il cliente, la sua qualità più distintiva».
L’evento è stato presentato da Giorgio Mastrota, che ha premiato gli Incaricati che nel corso della loro carriera si sono distinti per i risultati raggiunti e per la fedeltà mostrata verso le proprie aziende.
Signora Lucia, lei è stata premiata come venditrice numero uno?
Per carità, non mi piace la parola venditrice, ancora adesso mi fa venire la pelle d’oca. Sono una consulente che informa. Quando entro in una casa voglio pensare di portare amicizia e informazione, non per forza vendere un prodotto.
Sapeva che l’avrebbero premiata?
Me lo avevano detto già a dicembre durante la Convention e in quell’occasione ho pianto di gioia. Per qualcuno può essere una sciocchezza ma per me sapere di contare per la mia azienda, non essere un numero, è un qualcosa di molto importante.
L’Azienda è nata in Trentino. Siete molti consulenti qui?
Dipendente dal periodo, e comunque sempre troppo pochi anche perché c’è che chi lo prende come un lavoro, chi per arrotondare, chi da una mano ogni tanto. Eppure offre grandi possibilità e soddisfazioni.
Quando si è avvicinata a questa ditta?
Io sono praticamente nata con la Gioel. Sono dentro da 22 anni anche se all’inizio era proprio un lavoro che non volevo fare, eppure è stato quello che mi ha permesso di realizzarmi.
Come ha iniziato?
Mi ero licenziata dalla Whirlpool dove lavoravo come operaia per stare più vicina ai miei due figli che oggi sono grandi ma che all’epoca frequentavano uno le elementari e l’altro le medie. Una mia amica mi propose questo lavoro e poi mi sono innamorata del prodotto, del sistema. Dopo alcuni mesi mi proposero un altro lavoro, ma rifiutai per continuare a seguire i miei clienti. L’azienda mi aveva preso per mano e non me la sono sentita di lasciare tutto anche perché questo lavoro ti permette di tirare fuori aspetti del tuo carattere che non sai nemmeno di avere.
Lei sprigiona un grande entusiasmo. Immagino sia riuscita a coinvolgere altre persone in questo lavoro.
Più di una ma quasi nessuna è stata fedeli come me. C’è un turno over pazzesco, ma per tutti è comunque un’esperienza.
Oggi molti i negozi sono in crisi perchè i clienti comprano in internet e lei continua ad andare porta a porta. Non sente la crisi?
C’è bisogno di contatto fisico con le persone, di instaurare rapporti di fiducia, di qualcuno che si prenda cura dei clienti.Qualcuno che ti insegni come si utilizzano certi apparecchi e che ti segua anche dopo. Io dico sempre ai miei clienti di chiamarmi anche di domenica se hanno dubbi e questo è la mia miglior garanzia.
Mai pensato di mollare tutto, dai fare altro?
Più di una volta ma è stata la riconoscenza verso questa azienda e la fiducia dei clienti mi hanno fatto desistere. Quando entri in una casa non pensi di andare a vendere. Pensi di offrire innanzitutto informazione e poi quelli che magari pensi che non diventeranno mai clienti ti sorprendono.