Schianto tra due moto a Pavia, un uomo è morto Studentessa trentina di medicina è gravissima
È ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Pavia Maria Giovanna Ferrari, 27enne di Trento rimasta ferita in un violentissimo incidente in moto avvenuto sabato sera poco fuori la città lombarda dove studia per specializzarsi in medicina interna. Uno schianto terribile che ha causato la morte di un uomo di 40 anni.
La giovane viaggiava come passeggera a bordo della moto Triumph assieme al fidanzato Daniele Maccini, 36enne di Piacenza. Erano da poco passate del 20.30, quando la potente due ruote dell’uomo si sarebbe scontrata frontalmente contro una moto Kawasaki che viaggiava nel senso di marcia opposto. L’impatto è stato violentissimo. I due conducenti e la studentessa trentina sono stati scaraventati a terra. L’incidente è avvenuto in località Canarazzo, in corrispondenza di una curva della strada dell’argine nel punto in cui passa sotto la tangenziale ovest di Pavia.
Su posto sono subito intervenuti i soccorritori del 118, con due automediche e tre ambulanze, l’elisoccorso di Brescia, gli uomini della polizia locale e i carabinieri. I medici hanno provveduto ad intubare due dei tre feriti. Maria Giovanna Ferrari è stata trasportata al policlinico San Matteo di Pavia in codice giallo, dopo essere stata rianimata sul posto. La 27enne è stata l’unica ad aver ripreso conoscenza, mentre sono apparse subito gravi le condizioni dei due conducenti. Il 40enne in sella alla Kawasaki, Cesare Borella di Travacò Siccomario (Pavia), è morto nella notte agli Spedali Civili di Brescia dove era stato trasportato con l’elisoccorso. Il fidanzato della giovane è invece ricoverato in condizioni molto gravi in rianimazione all’ospedale San Raffaele di Milano. Le condizioni della ragazza trentina sono invece peggiorate nella notte. Maria Giovanna è ora ricoverata in prognosi riservata nel reparto di rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia. Si era trasferita a inizio anno nella città lombarda, dopo la laurea in medicina a Parma, per frequentare la specialità e dunque seguire le orme della madre, la dottoressa Serena Demattè, che si era laureata con il massimo dei voti nella stessa università.
È toccato agli agenti della polizia locale il compito di eseguire sul posto i rilievi necessari a stabilire la dinamica di un incidente avvenuto in una strada particolarmente stretta, in un tratto in discesa che porta al Lido, dove risulta difficile procedere a velocità elevata. Gli accertamenti sono ancora in corso e al momento non è stato ancora possibile risalire ad un presumibile punto dell’impatto.
Senza l’aiuto delle telecamere o di testimoni che abbiano assistito allo scontro, al momento si possono soltanto formulare delle ipotesi. L’unica ad essere ritenuta plausibile è che le moto si siano scontrate frontalmente, anche se non è stato ancora possibile appurare il senso di marcia dei due mezzi coinvolti. Viene invece esclusa la possibilità che a causare lo scontro sia stato un tamponamento. In seguito all’impatto violentissimo, le moto e le tre persone coinvolte sono stati sbalzati sull’asfalto a diversi metri di distanza.
Le moto che stavano percorrendo quel tratto in curva, potrebbero dunque essersi spostate verso il centro della strada, a ridosso della linea di mezzeria che separa le due carreggiate. Così i potenti mezzi si sarebbero improvvisamente trovati uno di fronte all’altro, e per i conducenti sarebbe stato di fatto impossibile evitare l’impatto.
Ora tutti stanno facendo il tifo per Maria Giovanna e il fidanzato Daniele. La ragazza si era trasferita a Pavia lo scorso gennaio per specializzarsi nella prestigiosa facoltà dell’Ateneo pavese, come la madre. Lo scorso anno si era laureata in medicina a Parma, dunque aveva scelto di diventare un’internista.