Multa per il cane lasciato libero nel parco «deserto»
Giusto essere multati in un parco pubblico se si approfittano delle prime ore del mattino, quando non c'è nessuno, per far correre il proprio cane senza guinzaglio e museruolo? Giunto che i vigili abbiano multato il proprietario che infrangeva le regole o avrebbero potuto chiudere un occhio considerato che il suo comportamento non arrecava danni a nessuno? Lo chiede proprio il protagonista della storia, Luca Pisciatini, rivolgendosi al sindaco di Trento, Alessandro Andreatta.
«Nella prima mattinata odierna (ieri per chi legge, ndr), mi trovavo presso il parco le Albere, deserto come ogni prima mattina con un'altra persona. Ci ritroviamo il mattino di buon'ora per permettere ai nostri cani di correre in libertà senza recare disturbo a nessuno.
Peccato che proprio questa mattina, una pattuglia della polizia municipale sia passata di lì, sanzionandoci con una multa pari a 109 euro. Alla mia richiesta se i nostri cani avessero recato disturbo, i due agenti mi hanno risposto di no. Ho chiesto allora perché ci stavano sanzionando. La risposta è stata che qualcuno li aveva chiamati e loro dovevano fare per forza la multa».
A questo punto il multato chiede: «Se il parco era palesemente deserto, i cani non davano disturbo a nessuno e non abbaiavano, a chi abbiamo dato così tanto disturbo da mobilitare una pattuglia? Il buon senso avrebbe imposto magari una sana predica con un richiamo, ma la sanzione a due pensionati che lasciano correre i propri cani 10 minuti in un parco deserto direi di no».
Il cittadino ritiene che la polizia municipale in questo caso abbia voluto guardare alle casse comunali.