La diocesi sposta i parroci Quattro nuovi accorpamenti
L’unione fa la forza. Non c’è scritto nella Bibbia, ma va bene lo stesso. Vanno avanti, un poco alla volta, gli accorpamenti delle parrocchie trentine. Lizzana, a sud di Rovereto, avrà lo stesso parroco di Marco. Don Maffei , di Malé, dovrà occuparsi anche di altri cinque campanili. E altre due nuove maxi-parrocchie si formeranno nella Valle del Chiese e nella zona di Folgaria.
La decisione sui nuovi «mandati per il clero», anticipata ieri sul settimanale della Diocesi Vita Trentina , contiene novità per almeno tredici sacerdoti.
Quello previsto per l’autunno è uno dei periodici rimescolamenti, con cui le gerarchie ecclesiastiche smistano i parroci, trasferiscono e ri-assegnano pastori e pecorelle di Dio. E sembra che in Curia abbiano fatto del loro meglio per incastrare tutti i loro parroci nel modo più efficiente, e trovare la quadra tenendo conto, nell’ordine, della crisi delle vocazioni, dell’invecchiamento dei preti anziani e della formazione di quelli giovani. L’idea, messa in pratica sempre più spesso negli ultimi anni, è di non sopprimere nessuna parrocchia, per cercare di mantenerle vive, ma piuttosto di farne gestire più di una allo stesso sacerdote.
C’è solo un trasferimento vero e proprio, questa volta, ed riguarda la città di Trento più da vicino. Don Ruggero Fattor , 75 anni, che da un decennio guidava la realtà tra Cadine, Baselga e Sopramonte - era «il parroco del Bondone» - diventerà assistente spirituale della casa di riposo «Grazioli», di Povo. A sostituirlo, ecco don Tiziano Filippi , ex-parroco di Zambana, che lo scorso anno aveva servito per un mese le dodici parrocchie lungo l’Avisio, in Val di Cembra.
In generale, il peso del magistero viene messo sulle spalle dei preti più giovani. A don Giorgio Cavagna , 36 anni, spetteranno nove campanili tra Folgaria, Luserna e Lavarone. Don Vincenzo Lupoli , già parroco di Condino, Brione, Castel Condino e Cimego, si occuperà pure di Pieve di Bono, Agrone, Bersone, Daone, Praso e Prezzo. Al quarantaseienne Stefano Maffei , parroco di Malè e Croviana, saranno assegnati anche gli abitati di Dimaro, Commezzadura, Monclassico, Bolentina e Magras, in una super-parrocchia solandra. E in Val di Sole, come collaboratori di quel decanato, rimarranno anche don Gaetano Castiglia e don Corrado Corradini , oggi rispettivamente a Dimaro e Commezzadura. Don Alfredo Pederiva , 66 anni, l’ex parroco di Fornace e Lases, sarà spostato dal decanato di Ala a quello di Folgaria. All’assistenza spirituale nelle case di riposo sono stati destinati anche padre Fausto Negrini , cappellano dell’Ospedale San Camillo (andrà alla «Beato de Tschiderer» di via Piave, a Trento) e don Lamberto Agostini , delegato vescovile per scuola e istruzione - lui sarà alla «Casa Famiglia» di Cadine e, in più, nuova guida spirituale per la Compagnia di Sant’Orsola di via Manci. Una novità, infine, anche per i due giovani, don Paolo Vigolani , 32 anni, e don Mattia Vanzo , 28. Pur rimanendo in servizio presso le loro parrocchie, proseguiranno gli studi - in teologia spirituale e liturgia - in quel di Padova.