Corte d'appello su Arcese trasporti Il sindacato Sbm « Reintegro dei lavoratori»
La Corte d'Appello ha riformatola sentenza di primo grado del tribunale di Rovereto
La Corte di Appello di Trento ha oggi riformato la sentenza emessa in primo grado dal Tribunale di Rovereto contro i licenziamenti che la ditta Arcese trasporti di Marco aveva effettuato il 23 luglio 2015 per riduzione di personale.
Lo rende noto il sindacato di base multicategoriale (Sbm) di Trento. «I giudici di secondo grado, ha spiegato il sindacato - hanno stabilito che i lavoratori hanno diritto tanto al risarcimento del danno da licenziamento illegittimo (come aveva già stabilito il Tribunale di Rovereto nella sentenza di primo grado), quanto ad essere reintegrati nel loro posto di lavoro».
«Dunque tutti i licenziamenti operati nell'ambito delle procedure di mobilità del 2015 da parte della Arcese trasporti sono stati dichiarati illegittimi e, pertanto, di lavoratori dovranno essere reintegrati nel loro posto di lavoro» sottolinea Sbm.
Il sindacato annuncia poi di essere intenzionato a denunciare l'assessore Alessandro Olivi alla Procura della Corte dei Conti, «in relazione al contratto di lease back che fu stipulato tra la provincia autonoma di Trento (rappresentata dalla propria finanziaria) e la ditta di autotrasporti arcense in ordine al finanziamento pubblico di circa 20 milioni di euro in cambio del mantenimento di 791 lavoratori nell'unità produttiva di Arco e la costruzione di uno scalo intermodale a Mori».