Tabaccaia insultata e presa a schiaffi
È stata insultata pesantemente da un ragazzino di 17 anni di origine straniera perché, come prevede la legge, non voleva consegnargli dei «Gratta e Vinci». Lei, turbata per le parole, lo ha affrontato gridandogli di non permettersi di dire certe parole e per tutta risposta ha ricevuto una sberla in pieno volto.
Ha ancora la guancia arrossata Enza Matera, 28 anni, origini pugliesi, vulcanica gestrice insieme al marito del tabacchino in via Pranzelores.
L’esercizio commerciale si trova proprio sulla strada ed è frequentato anche da tanti ragazzi stranieri. Enza Matera è una che sa come farsi rispettare e anche ieri non si è tirata indietro di fronte al giovane cliente strafottente e maleducato. «Sono entrati in tre - racconta poco dopo l’accaduto - Uno maggiorenne che conosco perché è un mio cliente e poi il ragazzino minore e una ragazza, forse la fidanzata. Il minore mi ha dato dei Gratta e Vinci. Aveva vinto 4 euro e voleva 4 Gratta e Vinci da 1 euro. Ho fatto presente che non potevo darli a lui, ma solo al suo amico maggiorenne. Così ho fatto, solo che poi li ha presi in mano il minorenne. Ho ribadito che lui non poteva e che era la legge italiana a stabilirlo».
A quel punto sono volati gli insulti. Pesanti, sessisti. La donna si è sentita offesa e non ci ha più visto. Ha reagito. Mentre il gruppetto stava uscendo, ha fatto il giro del bancone e si è avvicinata al minore che aveva ormai raggiunto la porta dicendogli che non avrebbe dovuto permettersi di usare certi termini con lei. La risposta è stato un ceffone in pieno viso. «Non ci ho più visto. Mentre altre persone intervenute cercavano di fermarci e di dividerci, io gli ho mollato addosso una borsettata». Poi il gruppetto è scappato.
Nel frattempo erano state allertate le forze dell’ordine. Pattuglie di polizia e carabinieri sono arrivate sul posto e nel giro di pochi minuti hanno fermato il protagonista della vicenda. Si era allontanato da via Pranzelores ma è stato rintracciato poco distanze. La descrizione fornita dalla commerciante era dettagliata e così la polizia è stata facilitata nel trovarlo. Si tratta appunto di un minore che è stato portato in Questura.
Gli agenti hanno poi raccolto le testimonianze di una donna e di un uomo che erano presenti nel locale al momento dell’aggressione e dunque hanno potuto testimoniare quanto accaduto. «Sono tre anni che gestisco il tabacchino - racconta la donna - e non mi faccio certo mettere i piedi intesta da un ragazzino maleducato. Anche i ladri devono stare alla larga da qui. L’altro giorno è entrato un ragazzino e ha rubato delle cartine per le sigarette. Poco dopo sono andata nel negozio dove lavora e gli ho detto che mi doveva un euro e 40 centesimi. Ho anche aggiunto di non azzardarsi più a mettere piedi nel mio tabacchino». A questo punto meglio che non lo faccia nemmeno il ragazzino che l’ha schiaffeggiata perché la donna sembrerebbe essere poco incline al perdono ma piuttosto ben intenzionata a mettere la loro posto tutti coloro che credono di poter fare gli sbruffoni nel suo negozio solo perché dietro al bancone si trova una donna.