Dimaro: una folla ai funerali di Michela Ramponi
Ha preso il via alle 15 - celebrata dall'arcivescovo di Trento Lauro Tisi - la cerimonia dei funerali di Michela Ramponi, la vittima della furia del maltempo a Dimaro. Tutto il paese e anche molta gente dalla valle e da Campiglio affolla la chiesa, dove sono giunti i familiari: il marito, l’appuntato dei Carabinieri Stefano Rossi, e i due figli. Tantissimi però debbono rimanere fuori, sotto il cielo ancora nuvoloso, perché la chiesa non può contenere tutti. Presente una folta delegazione di Carabinieri, con i comandanti delle stazioni di valle, della Rendena, e i comandati provinciale e regionale dell’Arma.
Prima del commosso ricordo dei familiari della vittima, dei compagni di classe delle due figlie e degli amici, monsignor Tisi ha rivolto un pensiero agli sfollati e un ringraziamento all'intera comunità di Dimaro «così duramente colpita e a tutti coloro, professionisti e volontari, che, oltre alle ore dell'emergenza, si stanno operando per un graduale ritorno alla normalità, dando una dimostrazione di enorme dignità e umanità».
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Si piange, purtroppo, una vittima innocente. Sono stati attivati due conti corrente per chi voglia effettuare una donazione in favore della famiglia che ha perso tutto per colpa del maltempo: uno è il conto corrente della famiglia
CONTO CORRENTE APP.SC.Q.S. ROSSI STEFANO
SPARKASSE SPA
IBAN: IT43 J06045055 98 00000 7300 258
C’è inoltre il conto aperto dai colleghi carabinieri di Stefano:
Cassa Rurale Adamello Brenta APP.SC.Q.S. ROSSI STEFANO
IBAN: IT71 G08024 05625 00000 5111 490
Michela Ramponi, 45 anni, geometra molto conosciuta in valle, non aveva fatto in tempo a mettersi in salvo e ha perso la vita. Illesi il marito e la figlia minore, che era uscita dalla finestra del piano superiore e si era aggrappata a un albero.
Ben duecento persone, residenti nelle vie del paese, hanno dovuto lasciare la loro abitazione. Sol oalcune famiglie hanno potuto rientrare oggi a casa, ma molte abitazioni sono ancora danneggiate o inagibili, e si lavora alacremente per rimuovere il fango.
Dimaro è stata tra le località colpite più duramente, soprattutto nelle ore della notte fra lunedì e martedì quando una colata di fango ha invaso gran parte dell’abitato.