Primiero, preoccupa la stagione turistica
A piedi in mezzo ai boschi, lungo le strade interrotte da smottamenti o dalla caduta degli alberi. È proseguito per l’intero pomeriggio, anche con il buio, il sopralluogo del presidente della Provincia Maurizio Fugatti nel Primiero e nel Vanoi, per verificare i danni causati dal maltempo, lo stato dei lavori di somma urgenza e per incontrare la gente. Non è stata solo la violenta pioggia di sette giorni fa a causare i danni: la bufera di vento ha devastato ettari di bosco. Alle 17.30 era Canal San Bovo con il sindaco. «Ci sono danni pesanti alla viabilità, ai boschi e alle case nella frazione di Ronco - spiega il presidente - Ma qui abbiamo amministratori che sono eroi. Sono lontani da Trento e si sono assunti subito le responsabilità assieme ai comandanti dei vigili del fuoco per far fronte all’emergenza. Siamo qui per testimoniare la nostra vicinanza verso chi nei giorni scorsi era in prima linea sotto l’acqua e sotto il vento».
Fugatti evidenzia che si farà il possibile per riaprire le strade al più presto, anche se non vuole sbilanciarsi con i tempi. Conferma solo che oggi riprenderà la circolazione a fasce orarie lungo la statale 50 fra Siror e San Martino di Castrozza e promette che «la stagione turistica invernale sarà garantita».
«Si tratta di ristabilire un minimo di ordinarietà. In questo momento stiamo percorrendo a piedi la strada 239 di Calaita interrotta da uno smottamento. Presto sarà riaperta per dare un servizio a chi vive in montagna: noi abbiamo bisogno di gente che popoli la montagna, se chiudiamo le strade le persone si stancano». Nei giorni scorsi Fugatti era stato in altre zone del Trentino, con il medesimo scopo: «Verifichiamo le situazioni a rischio per poi mettere in atto azioni che possano dare risposte immediate. La giunta uscente ha già fatto la richiesta di stato di calamità, ha fatto tanto. Da parte nostra saranno stabilire le priorità che sono quelle private innanzitutto. Penseremo alle strade pubbliche che servono i paesi e le zone sciistiche. Prima siamo stati sulla statale che collega Siror a San Martino: verrà presto riaperta e la stagione sarà garantita».
Il sopralluogo ha portato dunque una novità positiva: la statale 50, a partire da oggi e fino a data da destinarsi, sarà aperta dalle 6.30 alle 7.30, dalle 13 alle 14, dalle 18.15 alle 19.15. Anche se rimane ufficialmente chiusa, il transito è consentito solo per chi lavora e ha necessità importanti ed il passaggio è consentito in via straordinaria a mezzi con peso massimo di 7,5 tonnellate.
«La strada di Calaita - prosegue il presidente, riferendosi alla provinciale che sta percorrendo a piedi - è necessaria per chi abita, vive e lavora in questa valle, come ha evidenziato il sindaco. Con un piccolo intervento potrà essere resa percorribile presto, mentre il danno causato dal maltempo lo si potrà sistemare più tardi. Dobbiamo rendere vivibili i territori nel più breve tempo possibile. Con la montagna, soprattutto, serve una attenzione ancor maggiore. Le strutture provinciali stanno lavorando in modo continuo».
Oggi il presidente Fugatti sarà a Dimaro, paese che ha pianto una delle due vittime del maltempo in Trentino, Michela Ramponi, 45 anni, mamma di due bambine, rimasta intrappolata nella sua abitazione dalla colata di fango, acqua e detriti. La seconda croce è quella di Denis Magnani, 34 anni, papà di due bimbi, ucciso da un fulmine; domani pomeriggio la comunità di Predaia si stringerà attorno alla famiglia per l’ultimo saluto, nella chiesa di Segno.