Contributi casa, finiti i 15 milioni di euro, troppe domande
«Si comunica che sono esaurite le risorse finanziarie relative al bando 2018 “contributo acquisto prima casa di abitazione e risparmio previdenziale"». Con questo annuncio, pubblicato sul proprio sito internet, la Provincia spiega che i 15 milioni di euro stanziati per aiutare l’acquisto della prima casa sono ormai da considerare già impegnati. Sono quindi arrivate oltre 1.000 domande tali da assorbire tutte le risorse messe a disposizione dalla precedente giunta provinciale e in particolare dall’iniziativa dell’allora assessore tecnico Carlo Daldoss.
Le domande rimaste escluse dalla tornata di aiuti provinciali per l’acquisto della prima casa (15.000 euro di contributo a fondo perduto, con una quota delle risorse, pari a 2.500 euro, da destinare all’attivazione della previdenza integrativa regionale) dovranno aspettare almeno l’inizio del prossimo anno per capire se potranno essere accolte.
Le risorse provinciali per un eventuale rifinanziamento infatti potranno arrivare quasi sicuramente solo con l’assestamento del bilancio della Provincia atteso per i mesi di febbraio o marzo. In quell’occasione verranno considerate le risorse a disposizione per opere pubbliche, welfare e sostegni a imprese e privati. Tra questi ultimi interventi, potrebbe trovare spazio una ulteriore tranche di sostegni all’acquisto della prima casa. Ma tutto dipenderà da ciò che deciderà la nuova giunta provinciale ufficializzata dal presidente Maurizio Fugatti.
Restano ancora aperti gli altri due bandi del pacchetto di sostegno alla casa. Ovvero quello per i centri storici, per il quale le domande possono essere presentate fino alla fine dell’anno. L’obiettivo di tale misura è di riqualificare, abbellire gli abitati Trentini, andando così a migliorare il patrimonio immobiliare. Ai contributi per il recupero delle facciate possono accedere soggetti privati e cooperative edilizie residenti in Italia. Saranno ammessi a contributo anche eventuali lavori sull’abitazione da destinare ad abitazione principale, solamente se connessi ad interventi per il recupero delle facciate. L’entità del contributo è variabile: 20% se si aderisce alle detrazioni fiscali statali e 40% se non si aderisce alle detrazioni statali. Nel calcolo del contributo, la Provincia terrà conto dell’indicatore Icef: 0,80 per le facciate esterne, 0,45 per eventuali lavori di ristrutturazione interna. Sono ammesse le spese fatturate dal primo gennaio 2018. Tra le prescrizioni c’è l’obbligo di utilizzare materiali del territorio come legno e porfido.
Si può poi presentare domanda, fino al 30 novembre, per i contributi che coprono le anticipazioni fiscali sui lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica dell’abitazione. Il contributo copre gli interessi del mutuo acceso per anticipare le detrazioni.