Megalizzi, cordoglio da tutte le istituzioni
Il messaggio più autorevole, a nome di tutti gli italiani, lo ha inviato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha definito «una inaccettabile tragedia» la morte di Antonio Megalizzi e ha espresso la sua «profonda tristezza». «Sono particolarmente vicino - ha aggiunto Mattarella - al dolore della famiglia, della fidanzata e degli amici del giovane reporter italiano vittima dell’odio criminale e del fanatismo propugnato dal sedicente “Stato islamico”».
Fra i primi messaggi pervenuti, quello del premier Giuseppe Conte che scrive: «Profondo dolore per la morte di Antonio Megalizzi, un giovane con una grande passione per il giornalismo, per la radio, per le inchieste e per le istituzioni europee. Un pensiero commosso ai suoi familiari e alla sua ragazza, insieme alla solidale vicinanza di tutto il Governo. Lo ricorda anche il vicepremier e ministro dell'interno Matteo Salvini.' «Una preghiera per Antonio Megalizzi, l'impegno che non si muoia più così».
Poco dopo, il tweet di Antonio Di Maio: «Antonio Megalizzi non ce l'ha fatta. È assurdo e folle morire per la pallottola di un terrorista a 28 anni nel cuore dell'Europa. Dobbiamo debellare questa piaga il prima possibile. Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici di Antonio. Non ci abitueremo a questa violenza!»
In questi istanti il cordoglio di Maurizio Fugatti, presidente della Provincia Autonoma di Trento, che scrive: «Una notizia che non avremmo mai voluto che arrivasse. Questa giovane vita spezzata porta via con sé un universo di sogni e di speranza come quella di poter pensare ad un mondo libero da tanta follia e paura» é il commento a caldo del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti appena appresa la notizia della scomparsa di Antonio Megalizzi il giovane trentino colpito a morte da un attentatore a Strasburgo. «Ci stringiamo attorno ai familiari di Antonio - aggiunge Fugatti - condividendone il dolore. E al tempo stesso diciamo no con forza a quanto accaduto. Non possiamo permettere che tutto questo avvenga o si ripeta».
Anche l'ex presidente, Ugo Rossi, ha scritto: «Nel silenzio una preghiera per lui e per chi gli vuole bene».
In serata il ricordo di «Futura 2018»: «È morto Antonio Megalizzi. Si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato. E invece no, si trovava al posto giusto. Nella città simbolo dell’Europa, di una possibile Europa, unita, federale, aperta, tollerante. È morto nel cuore della sua Europa. Il gesto crudele di un terrorista - che odia quell’Europa e quei valori che Antonio amava - l’ha strappato dalla vita e dai suoi cari. A loro vanno le nostre condoglianze». Così il movimento Futura 2018. «Chi spera in una Europa non sovranista, non nazionalista, deve guardare al suo esempio. Antonio - si legge in una nota - rimarrà nei cuori di chi l’ha incontrato. Sarà un esempio da seguire per chi immagina un mondo aperto al futuro, un’Europa vicina ai cittadini, un progetto politico basato sui diritti, la libertà, l’amicizia tra i diversi. Un’Europa con il sorriso di Antonio».
Pochi istanti fa, l'onorevole Mara Carfagna, presidente dell'Aula, ha ricordato Megalizzi con un minuto di silenzio della Camera dei Deputati. Ecco il video:
UNIVERSITA': BANDIERE A MEZZ'ASTA E STANZA DEI RICORDI
Il rettore dell’Università di Trento, Paolo Collini, addolorato per la morte di Antonio Megalizzi, giovane giornalista e studente del corso di laurea magistrale in Studi europei e internazionali, esprime «a nome di tutto l’ateneo sentimenti di vicinanza alla famiglia e alla fidanzata Luana, anch’essa studentessa dell’Università di Trento». Per l’occasione Collini ha disposto che da domani le bandiere ufficiali sulla sede del Rettorato a Trento siano listate a lutto e esposte a mezz’asta. Nei prossimi giorni sarà anche aperto uno spazio sul sito dell’ateneo trentino dove raccogliere i messaggi di cordoglio e i pensieri che la comunità accademica e studentesca vorrà dedicare al ricordo di Antonio.
«Curioso ed entusiasta, studente presente e impegnato, Antonio si distingueva per il suo convinto europeismo, per la fiducia nei valori che ispirano il progetto di integrazione europea e per il desiderio di comprendere a fondo i fenomeni, gli eventi e le istituzioni dell’Unione europea». Così il direttore della Scuola di Studi internazionali di Trento, Andrea Fracasso.
«Nella sua domanda di iscrizione alla Laurea magistrale Meis, Antonio scriveva “Then, I began the adventure of Europhonica, a radio program which broadcasts from the EU Parliament in Strasbourg. It was in that moment that I literally felt in love with the EU”. Un amore che ha continuato a coltivare fino al giorno triste, di nuovo a Strasburgo, di nuovo per seguire i lavori del Parlamento, in cui la sua vita è stata spezzata», afferma Fracasso.
«Nella lettera per l’iscrizione scriveva anche: “I guarantee that, as always, I will never give up. I can promise to give attention, enthusiasm, commitment and dedication”. Antonio non ha mai tradito questa promessa e anche per questo il suo ricordo è così vivido e la sua scomparsa così dolorosa», sottolinea Fracasso.
«Antonio rappresenta per noi una generazione di giovani che studiano e lavorano in tutto il mondo per realizzare qualche cosa che va oltre il solo conseguimento del titolo di studio, dando corpo e sostanza a principi e ideali che fondano la società moderna, giusta e inclusiva in cui aspiriamo a vivere.
Vittima di un atto crudele e insensato, Antonio non potrà portare a termine il lavoro che si era prefisso. Il nostro impegno sarà a tenere la memoria di Antonio viva», conclude Fracasso.
LE REAZIONI
Per prima, l’ha ricordato la «sua» radio: «Purtroppo siamo costretti a confermare che il nostro collega Antonio ci ha lasciati. I nostri pensieri vanno alla famiglia e a tutti i suoi amici e colleghi. Vi preghiamo di rispettare il momento doloroso». Lo scrive su Twitter Europhonica, la radio per cui lavorava il giornalista Antonio Megalizzi.
Poi i giornalisti italiani: La Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Ordine dei giornalisti, assieme alle loro rappresentanze di Trento e Bolzano, si stringono attorno alla famiglia di Antonio Megalizzi, colpito a morte dai colpi di un «signore dell’odio e del terrore» a Strasburgo. «Voleva raccontare il mondo e favorire la conoscenza di quelle diversità e differenze che sono la ricchezza dell’Europa unita. Diversità e differenze che sono, invece, odiate dall’integralismo fanatico di ogni natura e colore. Il nome di Antonio Megalizzi entra, purtroppo, di diritto nell’elenco di chi ha perso la vita perchè aveva scelto di essere “guardiano di verità”, lo affermano, in una nota, FNSI, Ordine dei giornalisti, Associazione Regionale di Stampa e Ordine del Trentino Alto Adige.
Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige Mauro Keller, nell’esprimere profondo cordoglio, annuncia anche che nei prossimi giorni verrà consegnato ai famigliari di Antonio Megalizzi il tesserino di iscrizione all’Ordine del giovane reporter, il quale nei prossimi mesi avrebbe completato la pratica per l’ingresso nell’elenco dei pubblicisti. «All’inizio della prossima riunione della Consulta regionale il 20 dicembre a Bolzano, sarà inoltre osservato un minuto di silenzio», conclude Keller.
Poi le molte reazioni della politica: «È con immenso dolore che apprendiamo la notizia della morte di Antonio Megalizzi. È una tragedia straziante che non sarebbe mai dovuta accadere. L’attacco terroristico di Strasburgo stronca un’altra vita innocente. Ci stringiamo ai suoi familiari, alla fidanzata, agli amici e alla comunità trentina con affetto e commozione». Lo afferma il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta, Riccardo Fraccaro.
«Purtroppo ci ha raggiunti una notizia molto dolorosa. Ci ha lasciati Antonio Megalizzi, il giovane giornalista rimasto gravemente ferito nell’attentato a Strasburgo. Ai suoi cari tutta la mia vicinanza e quella della Camera dei Deputati» ha detto il presidente della Camera Roberto Fico in apertura dl concerto di Natale di Montecitorio. Le parole di Fico sono state segnate da un lungo applauso dell’Aula in ricordo del giovane giornalista. «Il MoVimento 5 Stelle si stringe forte intorno alla famiglia di Antonio Megalizzi. Una morte che deve far riflettere tutti: il terrorismo ci ha reso di nuovo orfani di una giovane vita, un professionista che ha pagato con il prezzo più alto l’ennesima tragedia dettata da una violenza folle e cieca. Oggi è una giornata triste e di dolore». Così in una nota i capigruppo del M5s di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli.
«Per noi a Bolzano e Trento il terrorismo lo vediamo nei film, essere colpito così da vicino perdere un amico, che sognava l’Europa, mi lascia senza parole» ha detto all’ANSA la deputata Fi Michaela Biancofiore, amica di Antonio Megalizzi e della fidanzata Luana Moresco. Biancofiore lo ricorda come «un ragazzo di una dolcezza infinita, sempre così vicino a Luana, anche quando lei er in campagna elettore». «Quel vigliacco ha tolto la vita a cinque persone con dei colpi alla testa con la volontà di uccidere, mentre noi ci impegniamo per un’Europa libera. Come politico sente grande rabbia, come amica mi sento impotente e umanamente devastata», ha concluso Biancofiore.
«La scomparsa del giornalista Antonio Megalizzi ci colpisce e ci addolora fortemente. Un pensiero commosso alla famiglia per questa tragedia che si è consumata a Strasburgo». Lo ha dichiarato il presidente del Senato, Alberti Casellati, interrompendo il suo intervento all’Università Federico II di Napoli. «Oggi è una giornata di lutto per il nostro Paese, per il mondo del giornalismo, per l’Europa, per la democrazia. La sua memoria potrà essere onorata solo lottando affinchè pace e giustizia prevalgano sulla violenza e la sopraffazione» ha concluso.
«Ciao Antonio, giovane uomo stupendo che non doveva morire. Quanta rabbia per una vita bellissima strappata da un crimine orrendo. Impegniamoci tutti per averlo sempre con noi, facendo vincere il buono e il giusto in cui lui credeva. Un bacio ai genitori, a Luana, a chi gli vuole bene e sempre gliene vorrà». Lo scrive su Twitter Anna Maria Bernini, capogruppo dei senatori di Forza Italia.
«Sono profondamente addolorato dalla notizia della morte di Antonio Megalizzi. In questo momento drammatico, dove le parole non possono nulla di fronte al dolore, desidero che giunga a tutta la sua famiglia l’abbraccio dell’intera assemblea consiliare e della nostra comunità». Così il presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige, Roberto Paccher.
«Un’altra giovane vita stroncata dalla follia omicida dell’integralismo a Strasburgo. Proviamo un dolore immenso per la morte di Antonio Megalizzi. A nome di tutti i senatori PD condoglianze e vicinanza alla famiglia ed ai suoi tanti amici». Lo scrive su twitter Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato. «La notizia della morte del giovane giornalista italiano Antonio Megalizzi ci riempie di dolore e profonda tristezza. Tutta la comunità dei democratici si stringe alla famiglia e ai suoi cari. Il nostro impegno per sconfiggere ogni forma di terrorismo e raccogliere il sogno di Antonio per un’Europa unita e solidale».
Lo dichiara Graziano Delrio, capogruppo alla Camera del Partito democratico.
«Antonio Megalizzi aveva 28 anni e tanti sogni, prima di tutto un’Europa più unita e aperta. Era un ragazzo appassionato che amava il suo lavoro. Ci stringiamo alla famiglia e ai suoi amici. Faremo di tutto per tenere in vita i tuoi ideali». Così su Facebook il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
«Il gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera si unisce al dolore della famiglia e degli amici di Antonio Megalizzi, la cui morte ci tocca e sconvolge profondamente. Una ferita per l’Italia. Un’altra giovane vita barbaramente spezzata a causa dell’odio e dell’integralismo islamico». Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.