Anziani, Fugatti prende tempo «Spazio Argento» rinviato
Lo «Spazio Argento» può attendere. La nuova Giunta provinciale ha rinviato il decollo della riforma del welfare anziani. La decisione è prima passata inosservata: una delibera di Giunta, il 27 dicembre, l’ultima del 2018, presa in seduta straordinaria. È quella con cui è stato stabilito il blocco delle tariffe alberghiere delle Rsa-case di riposo per il 2019, che però fissa anche il rinvio dell’attivazione dello «Spazio Argento», cioè la riforma del welfare anziani approvata nel 2017. «Le competenze socio sanitarie in materia di anziani saranno attribuite alle comunità di valle, incluse quindi le Rsa» recita la delibera dell’assessora Stefania Segnana «con decreto del Presidente della Provincia con decorrenza non anteriore a gennaio 2020».
A conferma del rinvio, è poi arrivata alle Comunità di valle la lettera dell’assessora alla salute e alle politiche sociali, con cui si comunica che il termine in precedenza fissato entro cui presentare alla Provincia il progetto di attivazione dello «Spazio Argento» - il 19 febbraio 2019 - è stato posticipato.
Tra le ragioni, l’assessora Segnana indica l’opportunità di attendere la individuazione del nuovo dirigente del Dipartimento salute, dopo il trasferimento ad altro incarico di Silvio Fedrigotti, attraverso il contestato avviso pubblico per pescare all’esterno del sistema Provincia e tra i direttori, ma non tra i dirigenti in organico.
Va prima istituito il tavolo di coordinamento tra Provincia, Comunità di valle e Upipa, l’ente che associa le 42 Apsp che gestiscono le Rsa, e va pure verificato se e quali Rsa si associeranno per la gestione dei servizi agli anziani. Un nuovo termine per presentare i progetti sarà fissato a breve con una delibera.
«A noi va bene il rinvio» dice la vicesindaca e assessora alle politiche sociale del Comune di Trento, Mariachiaria Franzoia «perché ci dà tempo di affinare il progetto. Purché, però, ci sia chiarezza sul resto del percorso, sui tempi di attivazione e non ci sia un ripensamento. Noi contavamo di partire per l’estate, dopo avere presentato il progetto e ottenuto dalla Provincia il finanziamento previsto di circa 300 mila euro».
Ieri pomeriggio, Franzoia ne ha parlato direttamente con l’assessora Segnana, cui ha chiesto chiarezza su un altro aspetto dirimente: il budget per i servizi socio-assistenziali a favore di anziani, minori e famiglie. Nel 2018, la Provincia ha trasferito al Comune di Trento, capofila del Territorio Val d’Adige con Cimone, Aldeno e Garniga Terme, 23,76 milioni di euro. «La Provincia ha rinviato gli investimenti per rispondere ai danni del maltempo, non vorremmo facesse lo stesso per il budget sociale. La nostra preoccupazione» dice Franzoia «è legata al mantenimento degli standard attuali dei servizi».
L’incontro tra le due assessore, accompagnate dai dirigenti di servizio (Federica Sartori per la Provincia, Paolo Frenez per il Comune) è stato interlocutorio. Franzoia ha indicato le aspettative del capoluogo. L’assessora Segnana ha preso tempo, rinviando ogni decisione a dopo la nomina del nuovo dirigente di Dipartimento: la presentazione delle candidature in questi giorni giorni.
Franzoia ha confermato che il rinvio dello Spazio Argento è accettabile, purché riparta il tavolo di coordinamento con la Provincia e ci si confronti sulla riorganizzazione dei servizi. Per quanto riguarda il budget, cioè i trasferimenti di risorse al Comune per i servizi socio-assistenziali, è già accaduto in passato di dover procedere a vista, «subendo» i tempi della Provincia. La scelta ottimale, per i servizi alla persona, sarebbe poter contare su una programmazione almeno triennale. «Ma su questo» dice Franzoia «la Provincia fa una grande fatica».
SINDACATI PREOCCUPATI
Cgil, Cisl e Uil del Trentino, all’annuncio che l’avvio dello Spazio Argento slitterà almeno all’anno prossimo, hanno chiesto un incontro urgente con l’assessora provinciale alle politiche sociali, Stefania Segnana. «È molta la preoccupazione - spiegano Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti insieme ai segretari delle federazioni dei pensionati, Ruggero Purin (Spi), Tamara Lambiase (Fnp) e Claudio Luchini (Uil) in una nota - per una riforma attesa che rischia di vedere allontanarsi troppo l’attuazione di uno dei suoi punti centrali, appunto lo Spazio Argento. Così come ci allarma l’assoluta incertezza sulle risorse disponibili da destinare a questo ambito».
«La riforma - aggiungono - è stata costruita pensando a una presa in carico totale dell’anziano, a un coordinamento in rete dei servizi pubblici e di quelli offerti dal terzo settore, a una garanzia di servizi di qualità su tutto il territorio e al rafforzamento indispensabile dell’assistenza domiciliare. Questi ritardi rischiano proprio di danneggiare le famiglie che si prendono cura di parenti non autosufficienti, del personale che operano nell’assistenza sia nel pubblico che nel privato sociale, dei territori che debbono gestire un aumento della domanda di servizi a fronte di una contrazione delle risorse disponibili».