Anti-autovelox sull'auto Maximulta e mezzo confiscato
La tecnologia per le quattro ruote continua a fare passi da gigante, ma non sempre viene sfruttata per usi propriamente leciti. Ne sa qualcosa l’automobilista - un uomo domiciliato in provincia ma di origini campane - fermato nei giorni scorsi dagli agenti della polizia locale nei pressi di via Manzoni, a Trento, sulla cui vettura di grossa cilindrata è stato individuato un sistema anti-autovelox: la pattuglia della municipale, notando alcune anomalie sulle luci della targa, ha infatti scoperto un complesso sistema di interruttori e selettori, con dispositivi laser - blinder montati sotto i paraurti e in grado quindi di invalidare la rilevazione della velocità effettuata dalla polizia locale attraverso raggi infrarossi.
Per l’automobilista, come ha spiegato ieri il comandante dei vigili urbani Lino Giacomoni, il conto si prospetta salato: la sanzione minima è infatti di 800 euro e può arrivare fino a 3.000, ma a questa bisognerà aggiungere il conto della carrozzeria dove il veicolo è stato portato subito dopo il controllo per lo smontaggio del dispositivo illegale, più la confisca dello stesso. «Bisogna considerare - ha aggiunto il comandante - che in media un sistema simile costa sui 5.000 euro: tra la multa e l’acquisto della tecnologia la cifra è consistente».
L’episodio è stato riportato dal comandante Giacomoni nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Geremia, dove con l’occasione è stato fornito anche un bilancio degli incidenti stradali verificatisi negli ultimi due mesi del 2018: 142 quelli dove sono intervenuti gli agenti della polizia locale. In 55 di questi, le persone coinvolte hanno subito lesioni fisiche, di varia gravità, che hanno richiesto cure mediche. Sei conducenti, inoltre, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria in quanto beccati alla guida sotto l’influenza dell’alcool, avendo riportato valori di tasso alcolemico elevati (quasi sempre superiori ai 2 grammi per litro). In quattro occasioni la dinamica dell’incidente non ha presentato il coinvolgimento di terze persone, e dunque si trattava in sostanza di veicoli usciti fuori strada autonomamente, per la perdita del controllo dovuta allo stato di alterazione. In due casi, invece, si è verificato un frontale e un tamponamento di un altro veicolo.
Bilancio positivo, inoltre, per i controlli dell’autrotrasporto stradale, effettuati in tutta l’area del nord est nella giornata di lunedì di concerto con il Ministero. Gli accertamenti si sono svolti dalle 9 alle 17 all’interno dell’area coperta di Trentino Trasporti, in via Innsbruck e hanno visto sette veicoli commerciali, tutti impiegati in trasporto internazionale di cose per conto terzi, sottoposti a verifica tecnica: complessivamente, sono state accertate sedici violazioni per varie tipologie di irregolarità riconducibili sia a carenze tecniche che a irregolarità nella documentazione.
In totale, l’importo complessivo delle violazioni è di circa 17.000 euro, «e se svolgessimo tutti i giorni queste verifiche, viste le sanzioni comminate, ogni anno lo Stato potrebbe incassare almeno due milioni di euro», ha commentato il comandante Giacomoni. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, cinque sanzioni riguardavano freni con gravi malfunzionamenti, sospensioni inefficienti e assi di trazione squilibrati. Tre violazioni erano invece relative ad eccessi di velocità e una, infine, riguardava un cronotachigrafo privo dei sigilli di protezione. Su un veicolo, inoltre, è stata rilevata la manomissione del sistema di controllo delle sostanze inquinanti: lo scopo è risparmiare sui costi perché si evita così il rifornimento dell’additivo.