Precipita per sette metri: salvo per miracolo il consigliere Marco Pinamonti
Il consigliere comunale di Cles Marco Pinamonti è salvo per miracolo. Negli scorsi giorni è andato in soccorso di alcuni amici, rimasti bloccati per la neve, ed è precipitato nel vuoto per 7 metri. Tutto è accaduto sulla strada che collega gli abitati di Portolo e Segno.
A raccontare la disavventura è lo stesso consigliere, 30 anni, che desidera ringraziare i vigili del fuoco volontari e il soccorso alpino che lo hanno tratto in salvo, oltre ai sanitari. «Consiglio a chiunque di prestare molta attenzione d’ inverno a stare a bordo strada, perché ghiaccio e neve sono veramente pericolosi ed è un attimo rischiare la vita» sono le sue parole.
Era la sera di San Valentino, e dopo la cena con la fidanzata Pinamonti si trovava già a letto. «Verso mezzanotte e mezza ho ricevuto la chiamata di un amico che, per provare la trazione della sua nuova macchina, si è diretto con altri due amici verso il ponte di Portolo ed è rimasto in panne nella neve» racconta. Il consigliere si è subito vestito ed è andato in soccorso degli amici a bordo della sua Jeep con le catene da neve. Una volta trainata e liberata la vettura, Pinamonti si è diretto a bordo strada per un bisogno fisiologico, alla luce del fatto che la carreggiata era ghiacciata, mentre ai margini la neve era ancora calpestabile. «Tutto ad un tratto il terreno sotto i miei piedi ha ceduto e sono finito in un dirupo per una ventina di metri, a monte del bacino di Portolo. Prima ho compiuto un salto di 6/7 metri e poi sono rotolato per altri 15, coprendomi la testa con le braccia, finché sono riuscito a fermarmi in un tratto piano» racconta il trentenne, che ha rimediato la frattura del femore.
Immediatamente il ferito si è messo in contatto con gli amici che lo hanno visto precipitare. Li ha rassicurati sulle proprie condizioni: «Ero dolorante, ma salvo. Li ho invitati ad evitare di venirmi a prendere perché il dirupo era troppo pericoloso, e ho chiesto loro di allertare i soccorsi». Il gruppo ha dunque lanciato l’allarme attraverso la Centrale unica dell’emergenza. Sul posto sono accorsi gli uomini del soccorso alpino, oltre ai vigili del fuoco volontari di Nanno e Taio, mentre si è levato in volo l’elisoccorso. Il consigliere è stato dunque caricato in barella e trasportato in ambulanza fino a Segno, dove era atterrato l’elicottero che ha poi accompagnato Pinamonti all’ospedale Santa Chiara di Trento. Come da prassi, le forze dell’ordine hanno effettuato l’alcoltest e richiesto gli esami tossicologici, che sono risultati negativi. Dopo i controlli di rito, il consigliere è stato operato al femore e ricoverato per qualche giorno.
«Tutto sommato mi è andata bene» commenta lo sfortunato trentenne, che ora è rientrato a casa e aggiunge: «Il giorno successivo all’incidente, sia i vigili del fuoco sia alcuni amici del soccorso mi hanno consigliato di accendere un cero, perché con un volo simile tra rocce e terreno sconnesso una persona più esile di me non sarebbe mai sopravvissuta». Ecco dunque che Pinamonti ringrazia tutti coloro che sono intervenuti per metterlo in salvo: infermieri e autista dell’ambulanza, i componenti del soccorso alpino che hanno dimostrato grande preparazione e organizzazione, i vigili del fuoco volontari di Nanno e Taio, i carabinieri di Cavareno e lo staff medico, infermieristico e assistenziale di elisoccorso e ospedale Santa Chiara.