Messner contro Maestri: «Ora lo sappiamo, nel 1959 non salì in cima al Cerro Torre»
«Ora sappiamo che cosa è veramente successo sul Cerro Torre, non solo che Maestri non è salito. Il rispetto per Cesare rimane. Ma io non uso fatti morali e non richiamo ai valori dell’etica. Io uso la realtà. Il film inizia con una citazione: ‘La montagna non vuole qualcosa, la montagna c’è, la montagna non dice bugie». Reinhold Messner sta realizzando un documentario sulla prima salita del Cerro Torre, risalente al 1959.
«Cesare Maestri non è salito sul fungo di ghiaccio che sovrasta la cima del Cerro Torre. Nel 1970 alla sua conferenza di Padova io c’ero e ho chiesto se fosse salito. Lui mi ha risposto: ‘La montagna per me finisce dove finisce la roccia'. E mi sono detto, ‘bravo ha ragione, non dice bugie'. Ma con la seconda salita con il compressore, ha dimostrato di non esser salito la prima volta nel 1959 perchè se vuoi dimostrare di esser già salito in precedenza scegli la stessa strada e lo stesso metodo oppure uno simile e non un altro metodo», afferma Messner.
L'accusa a Maestri risale agli anni '90, quando il britannico Ken Wilson lo accusò apertamente. Poi Messner ne fece un libro, «Il grido di pietra», al quale si ispirò per il suo film Werner Herzog. E da allora è polemica infinita.