Genziana d'Oro a Cesare Maestri una folla per rendere omaggio al «grande vecchio» di Campiglio

Una folla nel cortile di via Santissima Trinità, per rendere omaggio a Cesare Maestri. Toccante e partecipatissima cerimonia stamane a Palazzo Roccabruna per la consegna della Genziana alla carriera da parte di Trento Film Festival. Parole non di circostanza ma di autentica conoscenza dell’uomo e dell’alpinista Maestri, da parte del presidente di TFF Mauro Leveghi, del sindaco di Trento Andreatta e del capo delle Guide Alpine di Campiglio Valter Vidi.

Tanto, tantissimo affetto per il grande vecchio della montagna e per i suoi gloriosi 90 anni. E per terminare con le parole di Cesare: «Qual’é il miglior alpinista? Quello che torna sempre a casa e che ama la vita tanto da saper invecchiare». 

Il riconoscimento gli è stato attribuito con questa motivazione: «Protagonista dell’alpinismo in Trentino, in Italia e nel mondo, Cesare Maestri ha fatto della montagna l’essenza della sua vita, aprendo numerose vie, interpretando nuovi stili, alimentando dibattiti, ma soprattutto contribuendo, nella sua lunga carriera, a diffondere anche con scritti e racconti quell’aurea di fascino che rende le alte quote uniche e magiche. Maestri ha domato e amato in particolare le Dolomiti e le montagne della nostra provincia che, quando divennero per lui troppo strette, lo lasciarono partire anche per terre lontane».

«Gli altissimi livelli raggiunti – ha detto il presidente del Festival Mauro Leveghi - non lo costrinsero a dimostrare sempre a se stesso e agli altri la sua grande capacità di sapere superare in purezza qualsiasi difficoltà, permettendogli così d’affrontare le pareti anche con i supporti tecnici dettati dal momento e dalle circostanze». Un premio nel Festival in cui è presente anche Reinhold Messner che insiste nell’attaccarlo. Un risarcimento quindi, per proteggerlo e per fare capire che il Festival ama il maestro.

(foto ALESSIO COSER).

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