Solitudine, un dramma diffuso Se ne parlerà negli incontri della Settimana dell'accoglienza
Sarà incentrata sulla solitudine e sulle possibili soluzioni per riallacciare le relazioni interpersonali e ricostruire le comunità la quinta edizione della Settimana dell'accoglienza, un'iniziativa promossa dalla federazione regionale di Cnca (Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza) al fine di promuovere, la solidarietà ed i valori del volontariato.
La manifestazione, fissata tra il prossimo 28 settembre e il 6 ottobre, coinvolge numerose realtà locali e rappresenta un'occasione importante per fare il punto sulle politiche sociali, la partecipazione e le misure di sostegno nei confronti delle persone in situazione di bisogno. Per il 2019, gli organizzatori hanno deciso di approfondire un tema di grande attualità, che, secondo i dati presentati nel corso della presentazione dell'evento, coinvolge a livello regionale quasi un nucleo famigliare su due, interessando sia la popolazione anziana, sia quella più giovane.
«La solitudine diffusa nella nostra società - ha detto il presidente di Cnca Claudio Bassetti (a sinistra nella foto, con Michelangelo marchesi e Mauro Tomasini) - è ascrivibile a diversi fattori, che vanno dallo sgretolamento sociale, all'incremento dell'indifferenza e dal senso di distanza nei confronti dei fenomeni che accadono, fino al declino dei legami sociali e dei modelli famigliari. Il nostro intento è quello di affrontare il fenomeno, portandolo all'attenzione di tutti perché una società di persone sole è un serbatoio di violenza latente.
Dobbiamo evitare che questa violenza si scarichi contro qualcuno, mettendo in agenda la ricostituzione delle reti sociali e dei corpi intermedi».
In Italia le persone sole sono 8,5milioni, di cui il 40% vedovi, il 39% non coniugati ed il 21 per cento separati. In generale, una famiglia su tre (ovvero il 31,6% della popolazione) è composta da una sola persona.
In Trentino il dato coincide con quello nazionale, mentre solo nel capoluogo vivono soli 21.720 cittadini, ovvero il 18% del totale. A maggior rischio sono le persone senza reti di sostegno esterne alla famiglia e ancor più gli anziani che vivono da soli.
La Settimana dell'accoglienza 2019, il cui sottotitolo sarà «Creiamo legami e costruiamo comunità», mira a coinvolgere un numero superiore di associazioni rispetto allo scorso anno, quando oltre 200 realtà hanno contribuito all'organizzazione di circa 120 eventi aperti al pubblico. Per partecipare all'elaborazione del programma, gli enti interessati potranno comunicare la propria adesione entro il 31 luglio. Per il momento, unici appuntamenti certi saranno quelli previsti per il 3 ottobre, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione.