Maturità: domani prima prova per 4.085 studenti trentini
Non importa quanti esami si facciano nella vita. Nessuno è paragonabile alla maturità, nemmeno la laurea. Il periodo che la precede per alcuni è quasi magico, per altri un incubo: ma praticamente per tutti è una fonte di ansia.
Lo sanno bene i 4.085 trentini che domani mattina torneranno in classe per affrontare la prima delle due prove scritte. Tra mille paure, con addosso la stanchezza generata dal mix delle ore di sonno perse e degli infiniti ripassi. E con i timori per un esame ricco di novità, a partire dall’orale. Stravolto. Da quest’anno infatti gli studenti non saranno più chiamati a presentarsi con una tesina, ma dovranno affidarsi alla sorte “pescando’’ un argomento scegliendo una fra tre buste all’interno delle quali troveranno dei documenti dai quali partirà poi il colloquio.
I NUMERI
In Trentino dei 4.085 ragazzi che affronteranno il nuovo esame quasi il 50 per cento appartiene ai licei (2.119). Vi sono poi 756 studenti che sosterranno l’esame per l’indirizzo tecnico-economico, 857 per l’indirizzo tecnico-tecnologico, 153 per l’istruzione professionale, e 200 per la formazione professionale.
GLI SCRITTI
Domani gli studenti si troveranno di fronte sette tracce divise in tre tipologie di prove (anziché quattro) in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. La tipologia A riguarda l’analisi del testo e gli autori salgono da uno a due per coprire ambiti cronologici, generi e forme testuali diversi. Con la tipologia B si propone ai maturandi un singolo testo compiuto o un estratto chiedendone l’interpretazione seguita da una riflessione personale. La tipologia C è il vero e proprio tema e può essere accompagnata da un breve testo di appoggio. Diverse polemiche ha scatenato la scelta di eliminare il tema storico. Nella seconda prova, al Classico debutta la prova mista di latino e greco. Allo Scientifico, tocca a matematica e fisica, in proporzione al peso nelle ore di lezione.
L’ORALE
Il nuovo orale rappresenta forse lo step più temuto dagli studenti. Che non potranno contare più sul conforto della tesina. Sarà la commissione a predisporre le buste con il materiale di partenza e che ciascun candidato potrà scegliere fra tre. Dopo le buste e le domande della commissione, il colloquo prosegue con la relazione che ogni studente dovrà presentare sull’esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta.
Si passa quindi alla terza fase, volta a testare le conoscenze acquisite durante le attività svolte nell’ambito dei progetto su “Cittadinanza e Costituzione”. A conclusione del colloquio, la commissione commenterà con il candidato le prove scritte, analizzando scelte ed eventuali errori.
LA VOTAZIONE
Il punteggio finale rimane in centesimi. Si parte dal credito scolastico, fino a 40 punti (si sale rispetto ai precedenti 25). La commissione deciderà sui restanti 60: massimo 20 per ciascuna delle due prove scritte e 20 per il colloquio. Il punteggio minimo per superare l’esame resta 60 punti. La commissione d’esame può integrare il punteggio, fino ad un massimo di 5 punti, se il candidato ha ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di almeno 50. Per la “lode” come sempre occorre l’unanimità.
GLI AUGURI DELL’ASSESSORE BISESTI
«In bocca al lupo a tutti gli studenti trentini. Sono certo che saranno all’altezza della situazione». È questo l’augurio rivolto ai maturandi dall’assessore provinciale all’Istruzione Mirko Bisesti. Che ricorda spesso il suo esame (al Rosmini, ndr): «Mi viene ancora in mente la tensione di quei giorni, ma anche i lunghi pomeriggi passati a studiare insieme con i compagni». E promuove la nuova maturità: «È innovativa».