In Trentino 202 evasori totali: la Finanza scova dal meccanico «in nero» ai contadini che sfruttano gli operai
Ci sono meccanici con officina abusiva, ma anche titolari di società regolarmente iscritte alla Camera di commercio, con tanto di partita iva e che vendevano immobili tra i fantasmi del fisco. Negli ultimi diciassette mesi sono ben 202 gli evasori totali scoperti in Trentino dalle Fiamme gialle che, grazie alla lotta all’evasione e alle frodi fiscali, hanno recuperato a tassazione un “tesoretto” da oltre 95 milioni di euro. E i furbetti dell’erario sono stati colpiti dove fa più male: sul portafoglio. Superano infatti i 25 milioni di euro i beni sottoposti a sequestro (ma la proposta di sequestro degli investigatori supera i 62milioni). Perché, come ha evidenziato il comandante regionale delle Fiamme Gialle, generale Ivano Maccani in occasione del 245° di fondazione del corpo, «il profitto, il denaro, è la ragione d’essere della criminalità organizzata, portarglielo via è la soluzione, il nostro obiettivo».
Ma la criminalità economica e finanziaria ha anche altri volti: ci sono i 557 lavoratori in nero o irregolari scoperti o chi incassa contributi indebitamente (87 denunciati).
Le 388 indagini di polizia giudiziaria concluse in regione (292 per Trento) e le 1.848 verifiche fiscali svolte (di cui 899 nella nostra provincia), hanno portato alla denuncia di 399 soggetti, di cui 250 in Trentino. Per quanto riguarda i reati fiscali ben 268 in regione hanno riguardato le fattispecie più gravi (dalle frodi fiscale alle fatturazioni per operazioni inesistenti): 167 sono stati contestati nella nostra provincia. Resta alto il numero dei soggetti sconosciuti al fisco: 354 in regione, di cui 202 scoperti in Trentino. In totale in 17 mesi di attività in regione le Fiamme gialle hanno recuperato a tassazione dalle imposte evase ben 227.795.829 euro (Iva, Irpef e Ires). Oltre 95 milioni, come detto, riguardano il Trentino. Da segnalare i 25 milioni di sequestri (beni o denaro) effettuati in provincia, sui 30 complessivi della regione.
Lavoro nero e caporalato.
Passa anche per le campagne trentine la lotta al lavoro nero e al caporalato: recente la scoperta di una rete di oltre duecento operai sfruttati che, dagli ulivi di Riva del Garda, ha portato gli investigatori in Lombardia, Emilia e Piemonte. I lavoratori in nero, o irregolari, scoperti in regione sono oltre mille e 557 di questi sono emersi da indagini in Trentino. Da segnalare anche i 2 arresti per caporalato (5 in regione) e i 135 datori di lavoro denunciati (250 con il dato di Bolzano).