Ubriaco alla guida a 19 anni carambola in centro a Rovereto
Si è messo alla guida ubriaco di sera in centro città a Rovereto, ha danneggiato due automobili ed ha rischiato di fare seriamente male a qualcuno perdendo il controllo del mezzo. Così un dicianovenne nei giorni scorsi ci ha rimesso la patente di guida, che aveva conseguito da poco considerando l’età.
Lui non si è fatto quasi nulla. È sicuramente una fortuna ma c’è da augurarsi che si sia almeno spaventato molto quando la macchina che guidava percorrendo via Cavour verso via Dante è andata fuori strada all’altezza del civico 34, finendo contro una vettura regolarmente parcheggiata a destra, una Honda. Auto che a sua volta, spostata dall’urto, ha colpito e danneggiato una terza vettura, una Dacia, anche quella in sosta regolare a lato della strada.
C’è da augurarsi che l’incidente lo abbia spaventato perché gli serva da lezione, perché quando si rimetterà al volante - e ci vorrà del tempo visto la sanzione a cui è andato incontro - lo faccia con più attenzione e soprattutto senza aver bevuto.
Gli agenti della polizia locale di Rovereto e delle Valli del Leno intervenuti quella sera (era il 4 luglio scorso, intorno alle ore 22) sul posto hanno rilevato l’incidente ed hanno ritirato la patente di guida al diciannovenne. In questo tipo di circostanze (guida in stato d’ebbrezza ed incidente) l’articolo 186 bis del Codice della strada prevede il ritiro della patente, ma a deciderlo sarà il Commissariato del Governo a cui è stata consegnato il documento ritirato dai vigili.
Il ragazzo è stato sottoposto dalla polizia locale all’esame dell’etilometro che ha svelato un tasso di 2 grammi di alcol per litro. Equivarrebbe a quattro volte il limiti consentito (0,5 grammi per litro) ma nel caso dei neopatentati come lui non esiste un limite minimo.
Chi si mette al volante e ha meno di 21 anni o ha conseguito la patente da meno di tre anni non deve assolutamente aver toccato alcol. Questo reato è penale ed è punito «con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000, l’arresto da sei mesi ad un anno».