Malaria, altri tre indagati per la morte di Sofia ed una nuova indagine
Ci sono altri tre indagati per la morte della piccola Sofia Zago, la bambina di 4 anni uccisa dalla malaria il 4 settembre 2017.
Il giudice Marco La Ganga, infatti, non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal pm Marco Gallina per il procedimento che vedeva indagata un’infermiera del Santa Chiara e, sciogliendo la riserva dopo l’udienza di luglio, ha disposto nuove indagini e ampliato il numero delle posizioni da vagliare (altre due infermiere e un medico non più in servizio), che salgono a quattro: per tutti l’accusa è di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario.
In particolare il gip ha ordinato di verificare, attraverso un accertamento tecnico, due questiona. La prima riguarda i protocolli seguiti. Un secondo aspetto da accertare è se e per quanto tempo il sangue che arriva da un paziente con la malaria conservi la propria capacità di contagio batterico.
Alla luce di queste indicazioni, contenute nell’ordinanza del gip, il pm Marco Gallina ha dunque chiesto allo stesso giudice di disporre un incidente probatorio (dunque con validità di prova in vista di un eventuale processo) per l’assunzione di una perizia che risponda a questi quesiti. Si tratta, va detto, di un atto fatto a garanzia degli stessi indagati, che potranno partecipare agli accertamenti con propri consulenti.