I trentini a scuola guida sono i più bocciati d'Italia (perché l'esame è più severo)
Trentini, ancora una volta, i più bocciati agli esami di guida. Secondo i dati del ministero dei trasporti anche nel 2018 i candidati all’esame della patente che sono stati bocciati all’esame di guida sono risultati circa un terzo del totale. A Bolzano nello stesso anno la quota di chi è stato bocciato è alta ma si ferma al 24%.
Secondo l’elaborazione del Centro Studi di AutoScout24 (www.autoscout24.it), su base dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in Trentino - Alto Adige, considerando tutte le fasce d’età, nel 2018 sono 15.718 le persone che hanno sostenuto l’esame di guida per l’ottenimento della patente B, con il 70,5% dei promossi sul totale (la media nazionale è dell’85,5%). Un dato, quest’ultimo, che posiziona la regione al penultimo posto in Italia per tasso di promossi.
Tra le province, al primo posto per numerosità troviamo Trento con 5.677 persone idonee all’esame di guida, seguita da Bolzano con 5.404. Ma se si considera la percentuale di promossi, la provincia più “virtuosa” è Bolzano col 75,9%, mentre Trento si ferma al 66% (8.598 candidati all’esame di guida e 5.677 passati).
A livello nazionale, a primeggiare in questa classifica sono la Puglia con solo il 2,7% di bocciati, la Campania con il 3%, il Molise con il 3,4%, la Calabria con il 4,3%.
«Qui l’esame si fa in maniera seria e accurata con una durata che è almeno di 30 minuti per la guida. Si cerca di fare il tutto con un rispetto massimo delle disposizioni regolamentari» sottolinea Alberto Miotto, titolare di una scuola guida. «Poi è vero che con la scuola guida si impara a superare l’esame, nel senso che 15 ore di guida non sono abbastanza per apprendere tutte le tecniche per poter guidare in maniera accurata. Quello si acquisisce poi con l’esperienza» continua Miotto.
Rispetto al numero di ore di guida dei patentandi, invece, Miotto nota che i genitori, per risparmiare, evitano di investire su quelle che esulano dalle obbligatorie. «Se per spendere 600 euro per il cellulare per i figli di solito i genitori non fanno problemi - sottolinea - noto che fargli fare un’ora o due ore di guida in più viene spesso considerato un costo eccessivo».
Eppure, visti i risultati degli esami e la severità degli esaminatori trentini, della pratica in più potrebbe anche servire. Anche se molto dipende dall’esaminatore e dalla sua valutazione discrezionale della guida del candidato.
I giovani neopatentati sono sicuri di sé (58%), sentendosi tranquilli alla guida già dalle prime sterzate. C’è però un 30% che soffre d’ansia e vive o ha vissuto i primi momenti su strada con qualche preoccupazione. Al primo posto delle fobie per chi ha appena iniziato a guidare c’è la paura di non riuscire a parcheggiare, indicata dal 28% nella fascia 18-21 anni.