Presa a bastonate per gelosia. La moglie denuncia il marito

Ossessionato dalla gelosia un 39enne ha reso la vita sempre più impossibile alla consorte

di Leonardo Pontalti

Ossessionato dalla gelosia, aveva reso la vita sempre più impossibile alla moglie. Fino a picchiarla: in un’occasione anche con un bastone, provocandole lesioni ad un timpano. Alle angherie di un trentanovenne bosniaco hanno messo fine gli agenti della squadra mobile del capoluogo, che dopo accurate e delicate indagini hanno eseguito nelle scorse ore a carico dell’uomo la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinarsi alla moglie.

La triste vicenda è venuta alla luce nelle scorse settimane, quando la donna ha trovato il coraggio di rivolgersi alla polizia. Decisivo il supporto di un’amica, dalla quale si era rifugiata per cercare di sfuggire alle ire del marito. Che la minacciava e picchiava fin dalla scorsa estate. In un’occasione, rimpoverandole di aver contattato un amico, l’uomo aveva svegliato la donna nel cuore della notte distruggendole il tablet, squarciandole con una forbice le borsette e colpendola con schiaffi e pugni. Poi, con un bastone, le aveva provocato la rottura del timpano.

Poi, a dicembre, l’uomo l’aveva dapprima schiaffeggiata, poi minacciata con un coltello. La moglie era scappata dall’amica ma non era bastato: l’uomo l’aveva comunque raggiunta e ancora malmenata, stringendole il viso e schiaffeggiandola. A quel punto la donna si era rivolta alla polizia, che per ora ha posto fine al suo incubo.

Non solo violenze tra coniugi: la polizia negli ultimi giorni ha eseguito la misura dell’allontanamento dalla casa familiare, con l’accusa di stalking, a carico di un cinquantacinquenne trentino che, ripetutamente, aveva maltrattato e molestato la sorella, provocandole un forte stato di ansia ed agitazione.

La donna si era rivolta agli agenti raccontando di essere stata costretta a cambiare le sue abitudini, rinunciando a recarsi da sola presso la casa paterna nonché a uscire di sera temendo che il fratello le impedisse, come già accaduto, di rientrare nella sua abitazione. I due, infatti,  vivono in appartamenti diversi ma nella medesima palazzina e in passato l’uomo le aveva già impedito di rientrare a casa chiudendole dall’interno il portone di ingresso del palazzo.

In più di un’occasione aveva molestato la donna, ingiuriandola con epiteti offensivi nonché minacciando di aggredirla fisicamente. Circostanza effettivamente avvenuta in almeno un’occasione, quando si era scagliato contro la donna provocandole diverse ecchimosi sul braccio e sulla schiena.

Al termine delle indagini, la Procura della Repubblica di Trento ha richiesto al giudice per le indagini preliminari - che ha acconsentito - l’emissione del provvedimento del divieto di avvicinamento alla vittima.

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