Lo sfogo di un soccorritore trentino «Automobilisti criminali quando passa l'ambulanza C'è anche chi ci fa i gestacci e il dito medio»
C’è chi, sentendo l’ambulanza, si ferma in mezzo a una curva, chi fa finta di niente, chi prova a sfruttarne la scia per togliersi dall’impiccio del traffico, chi addirittura, di fronte ai soccorritori in emergenza, reagisce con gestacci e insulti...
Insomma, la vita del soccorritore è dura, e capita che, invece di aiuto e solidarietà, trovi nelle persone arroganza e disprezzo.
È lo sfogo, amaro, che raccogliamo da un soccorritore, che domanica, come tante altre volte, ha prestato la sua opera in val di Fassa.
Ecco cosa ci scrive:
«Domenica ero in turno come soccorritore in Val di Fassa. Tralascio ogni commento sugli interventi perché sarebbe superfluo. Ormai chi svolge questo lavoro è rassegnato a veder cose fuori da ogni logica.
Vorrei però evidenziare il comportamento sempre più criminale della stragrande maggioranza degli automobilisti italiani (gli stranieri infatti si comportano ben diversamente) che adottano comportamenti criminali all’avvicinarsi di ambulanze in emergenza. Accelerano, ti si mettono in coda, si fermano in curva, ti considerano un fastidio, si bloccano in punti ove è impossible superarli (curve, spartitraffico, rotatorie, ecc.), fingono di non vederti, si lasciano andare a gestacci con braccia e dita alzate. Quando va bene!
Ecco, mi piacerebbe che qualcuno di loro fosse a bordo durante un’emergenza. Chi guida in emergenza non lo fa per autogratificazione, lo fa perché gli è ordinato dalla centrale operativa, perché c’è un effettiva urgenza e oltre che a dover fare i conti conti con i comportamenti criminali degli utenti della strada deve tenere presente che deve collaborare con i colleghi dietro che si stanno occupando di un paziente grave. Quasi sempre sono i piedi, stanno lavorando e sono - per ovvi motivi - senza cinture di sicurezza.
Ecco, chi si trova sulla strada, malgrado sia in ferie, si stia divertendo, dovrebbe considerare anche questo...».