Virus: morto padre Fausto fino all'anno scorso parroco ai Bertoniani
Dalla fine del 2019 era stato trasferito a Parma, ma a Trento aveva lasciato il segno. Padre Fausto Torresendi è morto nella tarda serata di martedì all’ospedale Borgo Roma di Verona, dopo essere stato contagiato dal coronavirus.
Padre Fausto era arrivato nel capoluogo nell’ottobre del 2014, quando gli era stata affidata la parrocchia dello Sposalizio di Maria Vergine, retta dai padri Bertoniani. Per anni aveva curato i corsi di preparazione al matrimonio, accompagnando nel loro percorso numerose future coppie di trentini.
Nato a Costermano, nella zona del Garda veronese, nell’agosto del 1947, padre Fausto era stato a partire dal 1972 missionario in Africa (dalla Costa d’Avorio al Sudafrica), prima di tornare in Italia all’inizio degli anni Ottanta per dedicarsi all’animazione missionaria prima e alla cura di una parrocchia a Parma, poi. In Emilia aveva
seguito anche una comunità di recupero, prima di essere colpito, nel 1997, da un ictus. Che, ricordano i confratelli, «non spense il suo ardore di apostolo, ma lo obbligarono a rallentare parecchio i suoi impegni».
Per dieci anni, tra il 2004 ed il 2014, a Milano fu responsabile del pensionato universitario degli Stimmatini, oltre che collaboratore vivace e impegnato in una delle parrocchie del capoluogo lombardo. In città arrivò nell’autunno di sei anni fa e oltre alla preparazione dei fidanzati seguì con attenzione anche la catechesi e le attività dell’oratorio. Alla fine dell’ottobre scorso, il ritorno a Parma, presso un’altra parrocchia retta dagli Stimmatini, per proseguire la sua attività pastorale collaborando con i confratelli della comunità locale.
Padre Fausto aveva iniziato ad accusare malesseri la settimana scorsa e da domenica si trovava al Borgo Roma, dove l’altro ieri sera le sue condizioni sono peggiorate rapidamente ed irrimediabilmente.
«Siamo tutti addolorati perché abbiamo perso un confratello e un caro amico. Ricordiamo in particolare la sua capacità di entrare nelle coscienze delle persone, aiutandole a ritrovare sé stesse, cercando sempre strade nuove di testimonianza di fede», lo hanno ricordato padre Maurizio e gli ex parrocchiani.