Virus, la Cgil del Trentino attacca Fugatti e gli impiantisti: "Fino all'8 marzo piste da sci piene e ora a pagare sono gli abitanti di Val di Sole, Giudicarie, Fiemme e Fassa"

Il segretario della Cgil del Trentino, Andrea Grosselli, attacca il governatore trentino Maurizio Fugatti e la presidente degli impiantisti Valeria Ghezzi, che fino al 9 marzo hanno continuato a tenere aperti gli impianti di risalita e le piste da sci in Trentino, mentre quelli di Lombardia e Veneto erano chiusi, cosa che ha contribuito a diffondere il contagio come dimostrano i numeri degli infetti nelle località turistiche, in particolare Vermiglio (Tonale) e Canazei.

Grosselli prende spunto da quanto accaduto nel vicino Tirolo a Ischgl, dove si è diffuso il virus, e scrive su Facebook: “Esattamente quello che è successo in Trentino fino all’8 marzo scorso: nel bel mezzo del contagio impianti e piste da sci pieni, perché il business non si ferma”.

E aggiunge: “La neve è più forte del virus” diceva Valeria Ghezzi presidente degli impiantisti. “Ed ora a pagarne il conto in termini di vite umane - sottolinea il segretario della Cgil trentina - sono gli abitanti di Val di Sole, Giudicarie, Fiemme e Fassa. Ricordiamoci che gli impianti sono stati chiusi lunedì 10 marzo dal ministro Boccia, non dalle istituzioni dell’Autonomia che in campagna elettorale urlavano “prima i trentini”: a tutelarli davvero è stato un pugliese!”.

Sotto, il post su Facebook del segretario della Cgil del Trentino

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