Via libera a gelato, caffè e snack consumati in strada Ecco la nuova ordinanza del presidente Fugatti
È un nuovo passo verso la normalità? Difficile dirlo, ma è certo che farà piacere a molti. Con una nuova ordinanza firmata dal governatore Maurizio Fugatti diventa possibile mangiare un gelato e bere un caffè passeggiando in strada.
Una cosa normalissima in tempi normali, una cosa che fa notizia in tempi di lockdown.
La fese 2 trentina si arricchisce così di un nuovo tassello. Vediamo cosa prevede la nuova ordinanza
«La vendita - vi si legge -da parte delle attività di servizi e ristorazione (fra cui pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, pizza al taglio) svolta in modalità di asporto deve rispettare quanto previsto dal presente punto».
E cioè:
CONTENiTORE MONOUSO: «È consentita la vendita di cibi e bevande da asporto in contenitore monouso da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e da parte delle attività artigiane abilitati in tal senso».
ORDINE E RITIRO: «La vendita per asporto è effettuata ove possibile previa ordinazione on-line o telefonica;
la prenotazione non è necessaria in caso di commercio ambulante o per alimenti/bevande di immediato consumo (consumo veloce);
il ritiro avviene nel rispetto del mantenimento delle misure di sicurezza (distanziamento interpersonale, mascherina, guanti monouso da parte dell’operatore, soluzione igienizzante per il cliente), evitando assembramenti».
CONSUMO: «L’alimento/bevanda acquistato viene di norma consumato in spazio chiuso (abitazione o luogo di lavoro);
gli alimenti/bevande di immediato consumo (consumo veloce come, ad esempio, caffè, gelati, pasticceria, snack) possono essere consumati all’aperto nel rispetto del mantenimento delle misure di sicurezza (distanziamento interpersonale di almeno tre metri, tranne tra congiunti conviventi), evitando in modo assoluto di formare assembramenti ed allontanandosi immediatamente qualora fossero già presenti;
la mascherina deve essere reindossata immediatamente completato il consumo;
non è consentito il consumo all’interno del locale o l’utilizzo di piani d’appoggio (esempio tavolini, mensole) collocati nelle immediate vicinanze; il materiale residuo, completato il consumo, deve essere correttamente smaltito e differenziato a cura del consumatore».