Tornano estetisti e parrucchieri tra mascherine e barriere
Mascherine e guanti obbligatorie, barriere di plexiglass e prodotti igienizzanti. Come nel resto d’Italia, anche a Trento gli esercenti dei servizi alla persona, che comprendono acconciatori, barbieri, estetisti, si preparano a ripartire dopo la lunga chiusura obbligata, preparando i locali ad accogliere nuovamente la clientela nel rispetto delle stringenti disposizioni di contrasto al contagio, iniziando a misurare le distanze di sicurezza, sistemando le barriere di protezione ed eliminando tutti gli arredi difficili di sterilizzare.
La riapertura è fissata per il prossimo lunedì 18, giorno solitamente riservato al riposo dei parrucchieri.
Tuttavia, il difficile contesto economico in cui si trovano ad operare buona parte delle piccole imprese ha obbligato i professionisti del capoluogo ad estendere il proprio orario, arrivando anche a programmare turni di lavoro su dodici ore, in modo da rispondere alle esigenze della clientela e permettere a tutti i dipendenti di effettuare almeno una parte delle ore lavorative previste dal contratto.
Per limitare i contatti, poi, tutti si sono organizzati con prenotazioni online o tramite messaggistica, applicazioni o portali online.
«Per la riapertura - ci spiega Elisabeth Gottardi, del salone «La femme», in via Santa Maria Maddalena - ho dovuto eliminare riviste, giornali e parte degli arredi, effettuando una santificazione all’ozono.
L’orario di lavoro è stato esteso a dieci ore al giorno, dal lunedì al sabato. Non possiamo permettere lo stazionamento in attesa del proprio turno, quindi si potrà accedere unicamente su prenotazione, con misurazione della temperatura corporea prima dell’ingresso e la pulizia delle mani. Purtroppo, considerate le spese da noi sostenute, siamo costretti ad aumentare di poco il listino, ma stiamo ragionando su una giornata a prezzo simbolico, per le clienti più in difficoltà».
A quanto riferitoci da molti esercenti, le nuove disposizioni hanno portato ad una corsa all’accaparramento del posto dopo l’emergenza, con liste al completo per le prossime due settimane. «Possiamo prendere - chiosano le giovani Denise Zurlo e Carol Medina, del salone «Al 21 del Vò», in vicolo Vo - fino a due o tre persone alla volta, ovviamente solo su appuntamento. Inoltre, ci siamo dotate di detergenti specifici, da utilizzare alla fine di ogni acconciatura, in modo da garantire la massima prevenzione, e di una macchina per igienizzare l’aria. Ora speriamo solo di tornare al più presto a lavorare».
Le regole di prevenzione, che prevedono anche una protezione da viso in plexiglass in caso di contatto ravvicinato, si rivolgono anche alle estetiste, indaffarate a capire come assicurare diversi servizi previsti nel rispetto delle disposizioni. «Per ora - racconta Teresa Cuozzo, di «Easy nails and beauty» di piazza Venezia - abbiamo deciso di mettere le barriere di plexiglass sui tavoli e dividere il locale in due parti, in modo da distinguere in base al servizio richiesto. Cerchiamo in ogni modo di non abbandonare il cliente».