Aldeno: zucchine "indigeste" vietata la coltivazione in piazza e arriva l'avviso di rimozione
L’avviso di rimozione è arrivato giovedì. Con tanto di cartello e ultimatum a portarsi vasi e piante a casa entro due giorni per liberare piazza Segantini dalla mini “invasione” verde. Nessuna coltivazione illegale, sia chiaro.
Aldeno non è diventato il nuovo Eldorado della marijuana fai da te. Stiamo parlando di zucchine e pomodori. Salutari, ma a quanto pare “indigesti”, perché posti sul suolo pubblico: dagli uffici del Comune, commissariato dallo scorso novembre, è infatti partita la richiesta di provvedere “cortesemente” alla loro rimozione. Altrimenti lo avrebbe fatto l’amministrazione.
L’autore dell’iniziativa green, il dj e musicista Francesco Carollo, lo stesso che durante il lockdown aveva rallegrato la pizza con alcuni dj set dalla finestra facendo approdare “L’urlo di Aldeno” sulla trasmissione di Radio 2 Caterpillar, non nasconde la sorpresa per il “solerte” intervento del Comune.
«Volevo coinvolgere tutta la piazza attraverso una condivisione di piccole piante da fiore e da frutto che potessero diventare una sorta di partecipazione attiva ed educativa per i bambini, piantando qualche seme di zucchina e pomodoro in 4 vasi - spiega - Il modesto e simbolico raccolto sarebbe stato poi a disposizione di tutta la comunità». Un modo per «valorizzare uno spazio fatto solo di ciottoli e di cemento dove, tra l’altro, non passano né pedoni né veicoli». La risposta dei residenti, assicura, è stata positiva.
Ma il musicista non aveva fatto i conti con le regole. «Certo non avrei mai pensato che il Comune, commissariato dal novembre del 2019, fosse così attento a questa invasione green e l’altro giorno appendesse un cartello ad ogni pianta, con l’obbligo di rimuoverle entro 48 ore. A questo punto - osserva - mi chiedo se le immondizie abbandonate costantemente nei parchi, nei boschi e sulle strade, il parco giochi della stessa piazza ancora transennato causa lockdown, le ciclabili inesistenti, insieme a tante altre problematiche, non siano più importanti di fronte a 4 vasi che, fino a prova contraria, non davano fastidio a nessuno e che volevano avere uno scopo sia educativo che partecipativo. Ma da buon cittadino - assicura - capisco anche che, in sostanza, ho occupato abusivamente 170 centimetri quadrati di cemento con zucchine e pomodori che, tra l’altro, stavano già distribuendo frutti alla comunità. Una colpa imperdonabile, lo riconosco».
Carollo, nel frattempo, ha riportato i vasi a casa sua, ma non abbandona il suo progetto verde.
«Lunedì farò una richiesta scritta alla commissaria di Aldeno Paola Matonti per occupare legalmente lo spazio con piante ornamentali e da frutto convinto che, in questo caso, la ragionevolezza della stessa commissaria prevalga sulla fredda burocrazia e le azioni che valorizzano gli spazi e le persone, siano considerate, anche simbolicamente, come la vera rivoluzione verso un nuovo approccio verde in questo pianeta privo di ossigeno».