Travolge e uccide con l'auto la moglie dopo una lite Indagato a Pavia un imprenditore trentino

Una tragica fatalità. Sembra essere questa l’ipotesi più probabile della morte di una donna di 48 anni, investita e uccisa dall’auto guidata dal marito, Giorgio Giovannini di 57 anni, imprenditore originario di Trento. Il dramma si è consumato poco prima delle 21 di sabato nel cortile della loro abitazione a Corteolona (Pavia). L’uomo al momento risulta indagato per omicidio colposo.

Subito dopo il fatto, era circolata la voce di un violento litigio tra i due prima dell’investimento mortale. Una voce che non ha però trovato conferma. Alcuni conoscenti della coppia riferiscono di una normale discussione. Forse proprio per evitare che i toni del confronto si alzassero eccessivamente, il marito è uscito. L’ uomo si è messo alla guida della sua auto, ha innestato la marcia ed è partito. Ha spiegato poi agli investigatori, di non si è reso conto che nel frattempo la moglie l’aveva seguito.

Quando si è accorto di averla investita si è subito fermato ed ha cercato di soccorrerla. Il corpo era incastrato sotto l’auto.
Sul posto sono arrivati alcuni parenti. È stato chiesto l’intervento del 118, ma ormai non c’era più nulla da fare. Lei è morta sul colpo, per le gravissime ferite riportate nell’investimento.

Il marito, tornato a casa ieri dopo essere stato sentito sino alle 2 dai carabinieri alla caserma di Stradella (Pavia), domenica ha ricevuto la visita di parenti e amici, che lo hanno trovato affranto. La coppia era molto conosciuta in paese. Chi conosce l’uomo lo descrive come un marito e un padre particolarmente legato alla famiglia (ha un figlio di 10 anni).

A provocare l’investimento può essere stata anche l’oscurità del cortile dove è avvenuto il fatto. I carabinieri proseguono gli accertamenti per ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto.
La notizia ha destato enorme impressione a Corteolona (Pavia), un comune di poco più di 2.200 abitanti (che comprende anche la località di Genzone) nella Bassa Pavese, a pochi chilometri dalla provincia di Lodi. Questa mattina l’uomo ha ricevuto anche la visita del parroco, don Roberto Romani, che ha cercato di confortarlo dopo il dramma vissuto.

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