Tutti con il naso all'insù per le notti delle stelle cadenti
Le notti più belle, quelle delle stelle cadenti, saranno un’emozione da vivere anche e soprattutto quest’anno. Questa sera, domani e mercoledì è infatti in programma “Le notti delle stelle cadenti”, ricorrenza annuale organizzata dal Muse di Trento al suggestivo osservatorio sul monte Bondone. La terrazza, ad ingresso libero dalle 21 alle 23 senza bisogno di prenotazione, potrà sfruttare l’ampio spazio aperto montano per rendere meno stringenti le norme anti-Covid: permangono il distanziamento e la sanificazione straordinaria di alcuni strumenti come il telescopio, a disposizione di coloro i quali volessero osservare con più attenzione pianeti e costellazioni, mentre si potrà fare a meno della mascherina, trattandosi appunto di una vasta area esterna.
«Fortunatamente il Coronavirus non ha impattato sulle nostre attività - ha spiegato Christian Lavarian, coordinatore della sezione Astronomia del Muse. - Anche nel 2019 le giornate organizzate sono state tre, con una media tra 300 e 400 persone presenti ogni sera. Si tratta di una zona con pochissimo inquinamento luminoso perché, tolta qualche leggera luce proveniente dalla città di Trento, il cielo è abbastanza scuro e si gode di un bellissimo spettacolo. Da parte nostra c’è poi la massima disponibilità a far conoscere il mondo dell’astronomia agli ospiti che volessero venire in Bondone per queste serate: abbiamo infatti quattro postazioni per il pubblico, con due telescopi e tre esperti pronti a dare tutte le indicazioni del caso su pianeti e stelle». Rimane comunque impossibile accedere alla cupola dell’osservatorio, spazio troppo stretto e all’interno del quale sarebbe risultato difficile far rispettare l’ormai consueto distanziamento. Tuttavia, le spiegazioni degli esperti e la strumentazione di alto livello, soprattutto il telescopio riflettore da 80 centimetri di diametro controllato dal computer, permetteranno ai partecipanti di godere di uno spettacolo unico. E se è vero che la normalità post-emergenza sta prendendo forma giorno dopo giorno, è altrettanto certo che sono proprio attività come queste a dar vita alla nuova quotidianità.
«Queste serate rappresentano ormai un appuntamento fisso, sono quasi vent’anni che vengono organizzate iniziative simili - ha concluso Christian. - Ovviamente abbiamo preso tutte le precauzioni del caso, con un’attenzione maggiore alla sanificazione delle zone più a rischio, anche se già prima del Covid erano in vigore protocolli molto rigidi. Pensiamo ad esempio ai telescopi, che non potevano essere toccati dai visitatori, e anche qualora questo dovesse accadere noi ci faremo trovare pronti. Altre attività? Ne abbiamo organizzate alcune, una lo scorso venerdì che ha visto la partecipazione di circa 250 persone, quindi ci aspettiamo numeri importanti anche in questa edizione».