Coronavirus: c'è un nuovo infetto a Trento
Ragazzo trovato positivo di rientro da Malta è in vacanza in Trentino: messo in isolamento
Tra il gruppo di 8 ragazzi risultati positivi a Roma al rientro da una vacanza a Malta c’è un giovane che ora si trova in vacanza con la famiglia in Trentino ed è stato messo in isolamento.
Intanto, oggi in Trentino è stato registrato un nuovo infetto a Trento. Sale di una unità sia il numero di contagi sia il numero di ricoveri ospedalieri in Trentino secondo il rapporto Covid 19 dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
Il nuovo caso è stato individuato nella zona del capoluogo per sintomi evidenti. I ricoveri, 7 in tutto, non riguardano situazioni tali da richiedere le terapie intensive. Le autorità sanitarie raccomandano come sempre il massimo della prudenza, in particolare usando le mascherine nei casi previsti dall’ordinanza e mantenendo la giusta distanza fra persone.
Per quanto riguarda il focolaio con origine a Malta l’Azienda provinciale per i servizi sanitari comunica che è pervenuta da parte della Azienda Asl Roma 3 la notifica ufficiale della presenza in Trentino di uno dei ragazzi della comitiva che ha soggiornato nell’isola.
Il servizio igiene e sanità pubblica dell’Apss nel frattempo ha provveduto a mettere in isolamento il ragazzo attivando come da prassi l’inchiesta epidemiologica.
Sul versante screening, ieri sono state comunque garantite le analisi di tamponi, anche se in misura ridotta come accade di domenica: 304 i test controllati, tutti nel laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento.
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«Siamo circondati da Paesi a maggiore incidenza del virus. Rispettiamo ora le misure di prevenzione o ci troveremo presto come loro. Siamo a lavoro per organizzare i test per chi ritorna dai Paesi ad alta incidenza», annuncia l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato.
Ed in tutta Italia i giovani sono osservati speciali ed è allarme movida e rientri dalle vacanze.
Assembramenti, nessun distanziamento di un metro o utilizzo dei dispositivi di sicurezza come le mascherine, sulla pista del “Byblos”, storica discoteca all’aperto sulle colline di Misano Adriatico, nel Riminese. Il locale, tra i più gettonati della Riviera Romagnola, è stato chiuso dai Carabinieri, per cinque giorni. Anche a Roma la movida preoccupa: chiuso per tre giorni un locale adibito a discoteca nella zona di Roma Nord, mentre sono stati sanzionati un ristorante ad Ostia e un posto, sempre molto frequentato dai giovani, al Foro Olimpico. I controlli nel week-end, solo a Roma, sono stati oltre 3mila.
Occhi puntati in tutta Italia sui luoghi frequentati dai giovani. Sono loro i più esposti al contagio, tra assembramenti e scarsa osservanza delle regole, a partire proprio dalle mascherine. E sono sempre più, a giudicare dai casi degli ultimi giorni, un potenziale e pericoloso vettore di contagio per le categorie più fragili.
Sono tutti sotto i vent’anni, per esempio, gli otto ragazzi che sono risultati positivi dopo essere rientrati a Roma da una vacanza a Malta. Stessa storia per un giovane rientrato, sempre nella Capitale, da Ibiza dove aveva alloggiato in una villa con amici. L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato fa sapere che è stato immediatamente attivato il contact tracing internazionale. «Massima attenzione al rispetto delle misure di prevenzione non bisogna abbassare la guardia», commenta.
Anche tra i più piccoli, per i quali è ancora più difficile mantenere il distanziamento di sicurezza, il rischio contagi è in aumento: a Rieti è risultata positiva una bambina di 7 anni che frequentava un centro estivo, ora sottoposto ad indagine epidemiologica.
Chiusa per due settimane anche una discoteca a Vercelli. Sono circa trenta i ragazzi risultati positivi, quasi tutti di nazionalità dominicana, dopo una serata danzante. E il sindaco della città Andrea Corsaro ora sta pensando ad una ordinanza che sancisca l’obbligo di mascherina anche all’aperto.
Anche in Toscana si registra un balzo di contagi (più 61 in 24 ore ) e l’età media è di 32 anni; otto di questi nuovi positivi sono stati registrati in provincia di Arezzo e sono relativi ad un gruppo di giovani italiani che erano appena rientrati da una vacanza a Corfù. Particolarmente intensi sono stati i controlli in Versilia, tra Forte dei Marmi, dove un locale è stato sanzionato, e Pietrasanta. Nei controlli delle ultime ore risulta poi una segnalazione a Lido di Camaiore per assembramenti nella zona del pontile.
Al Sud controlli a tappeto soprattutto in Campania. A Ischia, nelle ultime 24 ore, sui sette locali controllati, sei sono stati sanzionati perché neanche i dipendenti indossavano le mascherine. D’altronde l’ordinanza del sindaco di Forio, uno dei centri dell’isola con una rilevante vita notturna, è per lo più disattesa. Ci sarebbe infatti l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, dalle 18 alle 4 di mattina, da giovedì a domenica in una sorta di weekend lungo che guarda proprio alle abitudini dei giovani. Ma non sembra che venga presa alla lettera. Sempre in Campania, tra i locali con troppo assembramento, c’è una paninoteca di Salerno che si è vista tirare giù la saracinesca; potrà riaprire solo tra cinque giorni nel rispetto delle norme sul distanziamento.