Pioggia, grandine, fulmini da 24 ore il Trentino è in "allerta arancione" milioni di danni nei frutteti in val d'Adige
Continua l’ondata di maltempo sul Trentino, con una notte di temporali, e la perturbazione che continuerà a interessare la nostra provincia.
Quando smetterà di piovere? Sulla sua pagina Facebook, l'appassionato di meteorologia Giacomo Poletti, nostro collaboratore, analizza così i modelli matematici: "rovesci abbondanti, intermittenti in giornata. Fra le 17 e le 20 nuovi rovesci forti per il passaggio finale del fronte. Tarda serata quindi asciutta. I modelli vedono 40-50 mm diffusi specie sul centro/sud Provincia: non mancheranno picchi di 70/80 mm sulle Prealpi meridionali (ad es. Ledro/Alto Garda)".
Ieri è stata una giornata di allerta, e si sono contati i danni della grandinata in Valle dell’Adige di venerdì sera. Sono stati dieci minuti micidiali. Nella serata di venerdì tra Ravina, Romagnano, Aldeno, Cimone si è abbattuta una violenta tempesta di vento, pioggia e grandine che ha danneggiato 350 ettari di frutteti e vigneti, 100 dei quali in maniera grave. In 15 ettari le raffiche di vento, che ha superato i 100 chilometri l’ora, su un terreno già bagnato e colpito dalla grandinata hanno letteralmente sradicato le piante e abbattuto gli stessi impianti anti-grandine. I danni sono stimati in circa 7 milioni di euro.
L’allerta meteo “gialla” era stata diramata dalla Protezione Civile ma l’ondata di maltempo si è rivelata molto peggiore del previsto. I meli e le vigne colpiti sono carichi di frutta e prossimi alla raccolta. I danni sono ingenti. Nell’area colpita, comunica Codipra, il Consorzio di difesa dei produttori agricoli, la produzione è assicurata per 7 milioni di euro, ma la stima dei danni non è ancora completa.
Ieri l’allerta meteo è stata elevata ad “arancione” (secondo grado su tre).
Nella notte fra venerdì e sabato ed anche in quella fra sabato e domenica sono stati numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per alberi caduti sulla carreggiata, allagamenti di cantine e smottamenti causati dal maltempo in varie zone del Trentino Ma non si contano, per fortuna, persone ferite.
E un fulmine caduto su una centralina sarebbe la causa del blocco di un treno regionale sulla linea del Brennero. Il convoglio, fermo a causa di un guasto, ha dovuto essere evacuato. Il treno si è fermato a circa 200 metri dalla caserma dei vigili del fuoco volontari di Gardolo, che hanno assistito i passeggeri. Sei in tutto le persone che si trovavano sul convoglio e che, scortate dai pompieri, hanno attraversato i binari - illuminati dai fari dei vigili - e raggiunto il sottopasso all’altezza dell’ex Laverda. I passeggeri qui hanno trovato un pullman che ha provveduto ad accompagnarli fino alla stazione. I tecnici delle Ferrovie dello Stato sono intervenuti per ripristinare l’alimentazione elettrica.
A causa di uno smottamento, successo sempre tra venerdì e sabato, è stata invece chiusa la strada provinciale 18 che collega Lon e Ranzo. Sulla carreggiata sono caduti alcuni massi e sul posto sono intervenuti sia i vigili del fuoco volontari di Vezzano che il personale del Servizio gestione strade, oltre ad un geologo. Ieri mattina e per buona parte del pomeriggio, dunque, l’unico modo di scendere a valle era quello di utilizzare la vecchia strada forestale che, da Ranzo, porta a Castel Toblino. La strada provinciale è stata riaperta poco dopo le 16.30, al termine di operazioni di disgaggio e messa in sicurezza della parete.
L’ondata di maltempo è proseguita anche ieri. Nel pomeriggio, in particolare, sono stati una cinquantina gli interventi dei vigili del fuoco per rimuovere piante cadute o per piccoli allagamenti. E anche per oggi sono attesi vento, pioggia e grandine: una situazione di possibile emergenza che permane fino alla mezzanotte di oggi. «Anche questa fase - evidenzia la Protezione civile - sarà accompagnata da forti rovesci e temporali che potranno determinare intensità di precipitazione superiori ai 20 millimetri all’ora. Le precipitazioni cumulate previste per tutta la durata dell’evento si aggireranno mediamente attorno ai 70 - 100 millimetri, fino a 150 mm sui settori meridionali e occidentali, con punte localmente superiori».
Dunque, sono previsti grandine, temporali e possibili smottamenti. L’invito, pertanto, è di ridurre il più possibile gli spostamenti e, nel caso risultino inevitabili, «porre massima attenzione nei luoghi percorsi, evitando l’avvicinamento ai corsi d’acqua, a zone depresse (conche e sottopassi), nonché alle rampe ed ai versanti che possono subire smottamenti».