La giunta provinciale al Mart in omaggio alla mostra del Caravaggio e a Sgarbi

Il tradizione incontro del venerdì della Giunta provinciale di Trento si è tenuto al Mart - Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, un'occasione per partecipare all'inaugurazione della mostra "Caravaggio. Il contemporaneo", aperta oggi e curata da Vittorio Sgarbi, presidente del Mart.

«Nel corso della cerimonia- si legge in una nota - il presidente Maurizio Fugatti ha consegnato al presidente del Museo, Vittorio Sgarbi, una targa, raffigurante l'Aquila di San Venceslao che è il simbolo della Provincia, realizzata dall'artista e scultore trentino Othmar Winkler.

"Vogliamo ringraziarti per l'instancabile impegno nella valorizzazione del patrimonio artistico trentino - sono state le parole del presidente Fugatti nell’assegnare il riconoscimento al presidente del Mart - e per quanto hai fatto per donare questa mostra alla comunità, non è stato facile ma ci hai creduto e insieme abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo posti, quello di portare le persone a visitare questa mostra e, più in generale, il Trentino. Grazie davvero per la tua tenacia e generosità"», si legge ancora nel comunicato provinciale.

Durante la cerimonia, nella piazza del Mart, Vittorio Sgarbi era seduto (senza mascherina) in prima fila.

Così prosegue la nota stampa: «Il presidente Fugatti ha voluto anche ringraziare il presidente della Regione Sicilia Musumeci, perché "senza la sua disponibilità non sarebbe stato possibile portare il quadro di Caravaggio in Trentino", e il Ministero degli Interni. La mostra è frutto infatti di una sinergia di enti e soggetti diversi, come messo in luce anche dall'assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti: "I nostri spazi culturali sono i luoghi dai quali ripartire in questo anno dominato dalla pandemia da Coronavirus - ha commentato a sua volta Bisesti -. La mostra che stiamo inaugurando nasce da un lavoro di concerto fra istituzioni diverse, è stata una sfida artistica e culturale importante ed è una grande emozione poterla finalmente vedere".
Sul palco anche il sindaco di Rovereto Francesco Valduga e il capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell'Interno Michele di Bari, fra le tante autorità presenti anche l'architetto Mario Botta».


«L'attesa mostra Caravaggio. Il contemporaneo - spiega il Mart - offre ai visitatori l'opportunità di contemplare il Seppellimento di santa Lucia, la prima opera siciliana di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, normalmente collocata a Siracusa, nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia.
Nel 1608 l’artista, condannato a decapitazione e continuamente in fuga, evade da Malta e giunge a Siracusa.

Qui realizza il Seppellimento di santa Lucia per l’altare maggiore della Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, nel luogo dove, secondo la tradizione, la santa fu martirizzata. La scena sembra collocata negli ambienti sotterranei e bui delle note latomie sottostanti la Chiesa, nelle quali si trova il sepolcro della martire. Si tratta di un Caravaggio ormai maturo, ossessionato dall’idea della decapitazione, maestro nella regia di composizioni articolate in dipinti sempre più silenti e spirituali.


Nell'esposizione del Mart il capolavoro di Caravaggio si sdoppia: come in un gioco di specchi, le opere esposte sono due. Una è l'originale, l'altra una fedelissima replica realizzata con tecnologie rivoluzionarie da Factum Arte e Factum Fondazione. La fedeltà della riproduzione è tale da "ingannare anche l’occhio più esperto" assicura Vittorio Sgarbi. Il "vero" Seppellimento sarà esposto al Mart fino al 4 dicembre, poi farà ritorno a Siracusa dove è atteso per i festeggiamenti della Patrona della città, il 13 dicembre. La mostra proseguirà a Rovereto fino al 14 febbraio 2021.

Attraverso la proposta di diversi livelli di dialogo possibili, la mostra sottolinea l'attualità spirituale di Caravaggio. Il capolavoro seicentesco si riverbera in una selezione di opere e fotografie contemporanee.
Seguendo liaisons concettuali, il Mart propone un confronto tra questo capolavoro e una selezione di opere del grande maestro dell'Informale italiano: Alberto Burri. In un continuo rimando tra immagini, simboli e affinità, completano la mostra il grande dipinto I naufraghi (1934) di Cagnaccio di San Pietro, le opere dell'artista Nicola Verlato e del fotografo Massimo Siragusa, alcune fotografie sulla vita e la morte di Pier Paolo Pasolini. Oltre ai nuclei tematici rappresentati da questi accostamenti, la mostra ha due opere-sipario: una di Hermann Nitsch, proveniente dalle Collezioni del Mart, e una di Margherita Manzelli. Infine, ad accogliere i visitatori nel Foyer di ingresso, è esposto un dipinto di Andrea Facco ispirato alla Decollazione di san Giovanni Battista di Caravaggio».

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