Piazza Dante, l'inviato di Striscia aggredito dai pusher Fugatti e Ianeselli indignati annunciano azioni antidroga
Sta scatenando reazioni politiche quanto accaduto in piazza Dante, con l'inviato "ciclistico" di Striscia la Notizia, Vittorio Brumotti, aggredito mentre sabato scorso cercava di documentare l'attività di spaccio a Trento.
Gli spacciatori, infatti, hanno reagito con violenza. «Ancora un'aggressione per Vittorio Brumotti. L'inviato di Striscia si trovava a Trento per documentare l'insostenibile situazione segnalata da studenti e abitanti esasperati», si legge sul sito della celebre trasmissione di Canale 5, poche ore prima della messa in onda della puntata di ieri sera con il video in questione.
Allertati dalla troup di Striscia, sul posto sono accorsi subito i carabinieri, che hanno arrestato una persona per resistenza e ne hanno denunciata un'altra per ubriachezza molesta e per il mancato uso della mascherina.
«Davanti al palazzo della Regione e della Provincia si spaccia h24», denuncia Brumotti, documentando con la sua telecamera la florida offerta di droga che arriva da numerosi spacciatori. «Pensavo di trovare le montagne - dice - non tutta questa attività legata al mondo della droga».
Quando Brumotti esce allo scoperto e torna dagli spacciatori, che poco prima avevano offerto ovuli di cocaina e altre sostanze, la reazione è violenta. «Levati dal c... Sparisci», urla un giovane. «Non spaccio», grida alla telecamera. Insulti e parolacce. Ma non solo. C'è anche chi lancia contro l'inviato una bottiglia. La prontezza di riflessi di Brumotti, che si protegge con la bici, evita il peggio.
La troupe chiede l'intervento delle forze dell'ordine e in piazza Dante arrivano tempestivamente i carabinieri, impegnati nel fine settimana in una attività di controllo su tutto il territorio provinciale proprio per contrastare l'attività di spaccio.
Il giovane che aveva insultato Brumotti viene fermato dai militari, di fronte ai quali reagisce con altrettanta aggressività. Nelle immagini si vede che tenta di divincolarsi, scalcia e si butta a terra, venendo poi bloccato dai carabinieri: per questo un 22enne di Cadine è stato arrestato dai carabinieri della sezione radiomobile per resistenza. «Uno a zero per lo Stato», sentenzia l'inviato.
Ieri mattina il giovane è stato processato per direttissima: il giudice ha convalidato l'arresto e disposto l'obbligo di dimora,con la prescrizione di non uscire dalla residenza nelle ore serali. Nei guai è finita anche un'altra persona (denunciata per ubriachezza molesta e perché non indossava la mascherina), che invece aveva lanciato contro l'inviato di Striscia una lattina, senza ferirlo per fortuna.
Nel finale del video, spazio alle acrobazie del biker, tra i giochi del parco: «Viva i bambini, abbasso gli spacciatori».
«Non è tollerabile quello che è accaduto due giorni fa in piazza Dante. Non è ammissibile l’arroganza di chi delinque né l’occupazione del territorio per attività illecite. Nonostante le difficoltà e l’inadeguatezza degli strumenti legislativi, si deve fare di più e meglio, sia per contrastare lo spaccio sia per agire sul versante della tossicodipendenza, tema a cui in questi anni non è stata prestata l’adeguata attenzione», scrive su Facebook il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, che annuncia tre iniziative del Comune: intensificare la sorveglianza grazie all’azione coordinata del Nucleo civico della polizia locale e delle forze dell’ordine, lavoro in rete tra le istituzioni, «dunque Comune e Commissariato di Governo, ma anche Provincia e Regione, le cui sedi si affacciano proprio su piazza Dante».
Infine, aggiunge il sindaco, «occorre agire subito sui consumatori di sostanze, che sono anche membri di questa comunità. Le loro famiglie non possono essere lasciate sole a combattere la battaglia contro la tossicodipendenza».
Interviene anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: «Serve un forte investimento per leggi in materia di spaccio, ma il centrosinistra su questo difficilmente ha adottato provvedimenti. Serve una modifica della legge».
«Il lavoro delle forze dell’ordine va riconosciuto, ma c’è un problema di leggi, nel senso che quelle oggi vigenti che tutelano lo spaccio minimo fanno sì che il lavoro delle forze dell’ordine sia vanificato, perché gli spacciatori non possono essere perseguiti realmente», aggiunge Fugatti.
Sul tema della sicurezza in piazza Dante si riunisce oggi il Comitato per l’ordine pubblico convocato dal Commissario del Governo per la tarda mattinata su richiesta di Fugatti.