Marco Ioppi (Ordine dei medici) «Bene lo screening di massa anticipa e non rincorre il virus»
«Noi abbiamo sempre sostenuto che se vogliamo tracciare la diffusione del virus e rallentare prima e arrestare poi il contagio è necessario fare operazioni di screening di massa».
Così il presidente dell'ordine dei medici del Trentino Marco Ioppi (foto), al quale chiedevamo cosa pensasse della maxi operazione altoatesina di test che prenderà il via domani, venerdì.
«Queste operazioni servono eccome - prosegue - tanto più nei territori come il nostro che hanno una densità antropica molto differente rispetto ad altre regioni. Sarà molto utile per capire quante sono le persone alle prese con il virus, per isolarle e per andare a isolare i contatti. In Alto Adige sono stati quasi obbligati allo screening di massa visto l'alto numero dei contagi: hanno capito e hanno agito, senza perdere tempo».
Ecco, anticipare e non rincorrere sempre il virus. O meglio provare ad anticipare le mosse, visto che si tratta ancora di un qualcosa di sconosciuto e, almeno in parte, imprevedibile. Si prova, quindi, ma questo non significa andare alla cieca per tentativi: medici e ricercatori, i famosi "esperti" danno delle linee guida, dei suggerimenti, delle indicazioni, e poi si agisce.
«La tempestività è fondamentale nella lotta alla Covid: anticipare le decisioni, evitando di essere constantemente di rincorsa, permette tra l'altro di salvaguardare non solo la sanità, ma anche i settori economici e la scuola. Agire per tempo fa sì che si evitino chiusure».
L'iniziativa messa in piedi da Arno Kompatscher le critiche le ha comunque ricevute: questioni politiche, ma per alcuni anche sanitarie. Una delle più ricorrenti riguarda l'utilizzo dei tamponi antigenici rapidi. Da una parte, come dice il nome, permettono di avere risposte sostanzialmente immediate e quindi già lunedì prossimo, al termine dei tre giorni di test, si avrà un quadro preciso della situazione. Dall'altra, però, questa tipologia di esame non sarebbe del tutto affidabile. Ed è per questo, ad esempio, che in Trentino gli antigenici si utilizzano solamente sulle persone sintomatiche.
«Il tampone molecolare resta il meglio. Detto questo, pur essendo meno sensibili gli antigenici stanno diventano sempre più affidabili e vista la severità del momento vanno benissimo. Poi non dimentichiamo che nelle diagnosi sostituiscono i molecolari, tanto che in Trentino i tamponi "normali" li utilizziamo ormai sono per i controlli ad alcune categorie, come il personale sanitario o gli ospiti delle Rsa. I rapidi quindi sono attendibili, non necessitano di un laboratorio e, in ogni caso, meglio qualcosa di niente, no? Il tutto in attesa dei salivari: ci vorrà ancora tempo e attenderemo».