Le spacca la faccia a testate: arrestato un contadino trentino per violenze alla moglie
La Squadra Mobile della Questura di Trento ha arrestato un piccolo imprenditore agricolo trentino di 39 anni, perché negli ultimi quattro anni ha più volte malmenato e vessato, fisicamente e psicologicamente, la sua compagna, una donna trentina di 30 anni, madre di quattro figli minori, di cui tre avuti da una precedente relazione, ed una dall’uomo che la maltrattava. L’uomo, che si trova agli arresti domiciliari a casa dei genitori, era già stato ammonito dal questore di Trento due volte, nel 2015 e nel 2017 per violenza domestica nei confronti di una precedente compagna e dell’attuale.
Lo scorso 13 novembre la vittima si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento per farsi medicare. All’esito della visita è scaturito che avesse riportato una frattura composta dell’orbita oculare sinistra, ma la donna non ha voluto dire ai medici come si fosse procurata la lesione all’occhio. Sul posto sono però arrivati gli investigatori della Squadra Mobile, allertati dal personale sanitario. Il drammatico racconto della donna si è quindi trasformato in una vera e propria denuncia, mai fatta prima per paura di ritorsioni.
Gli episodi violenti sono iniziati nel 2016, pare anche durante la gravidanza. Dopo una discussione il 39enne l’aveva afferrata per il collo e colpita ripetutamente con delle testate in volto. Gli episodi più gravi sono avvenuti nel 2017, quando la donna era stata colpita al naso con dei pugni, e nel 2019. In quella circostanza, malgrado avesse subito un’operazione chirurgica, e fosse ancora convalescente, il compagno le aveva sferrato un calcio. La vittima ha raccontato anche di essere stata letteralmente scaraventata per le scale dal convivente dopo una discussione.
Ma lo scorso 13 novembre il compagno violento ha passato il segno: la donna aveva apostrofato come «incivile e maleducato» per aver sputato nel lavandino della cucina appena pulito. Lui le si è scagliato contro, storcendole con forza il braccio e contemporaneamente sferrandole un pugno sulla schiena. A questo punto è intervenuta la figlia 17enne della donna, che ha tentato di liberare la madre. L’uomo, incurante si trattasse di una ragazza minorenne, ha caricato il braccio per colpirla con un pugno. Ma la madre, resasi conto di quanto stava per accadere, ha scansato la figlia, preferendo ricevere lei il colpo violento, che l’ha costretta ad andare in ospedale.