A Trento cento persone senza dimora restano fuori dai posti disponibili: emergenza freddo
Circa cento persone senza fissa dimora sono rimaste fuori dalla programmazione dei posti letto per l’emergenza freddo nella città di Trento. Lo ha reso noto oggi, in conferenza stampa, il sindaco Franco Ianeselli, spiegando come la soluzione del problema, venutosi a creare per la riduzione dei posti nelle strutture di accoglienza della città, sia una priorità per l’amministrazione comunale. I posti necessari sono stati stimati dall’ufficio per le attività sociali del Comune di Trento.
«La nostra proposta è che vengano utilizzati gli spazi della Residenza Fersina, liberatisi progressivamente dai richiedenti protezione internazionale. Presenteremo formalmente la richiesta al Commissario del governo Sandro Lombardi e la metteremo in discussione nella convocazione di mercoledì del Tavolo per l’inclusione sociale della provincia di Trento», ha spiegato al riguardo l’assessore comunale competente Chiara Maule.
Ad oggi, i posti attivati per i mesi invernali sono 132, un terzo in meno di quelli offerti nel 2019. La riduzione è dovuta alle misure di distanziamento interpersonale per contrastare la diffusione del coronavirus attuate nelle sette strutture di prima soglia del capoluogo.