Covid, lockdown e restrizione: l'Arsenale ammaina bandiera, chiude il circolo Arci degli universitari di Trento
L’Arsenale, storico circolo Arci di Trento, meta preferita degli universitari e non solo, chiude. Lo ha annunciato poco fa il gruppo che lo gestiva: impossibile continuare in tempi di Covid.
Scrivono i gestori: «Promettiamo che non ci saranno mezzi termini ma solo mezze stagioni. Arsenale chiude.
Questo è un annuncio che non avremmo mai voluto darvi, ma la storia degli ultimi mesi la conosciamo tutti. Si è fatta piuttosto dura: pandemia, zero eventi, niet socialità, obbligo di chiusura, bollette e affitti a parte, sembra proprio che questa volta noi si faccia sul serio.
Correva un mese non ben precisato del 2015 quando per la prima volta è stata issata la bandiera di Arsenale, il circolo culturale di vicolo degli Orbi n°4; dei giuovini volenterosi (guidati da uno che si crede un pirata) dall’oggi al domani si ritrovano a manovrare un magnifico e maestoso galeone, L’Arsenale. Le loro energie si concentrano su uno ed unico obiettivo: cambiare quantomeno un poco questa città ed offrire un porto sicuro ai naufraghi di Trento, diventando un’abitudine e una seconda famiglia per chiunque: una famiglia per chi ha smarrito la rotta, una famiglia per chi la rotta non se la fila proprio, una famiglia per tutti coloro che la rotta sanno esattamente quale sia ed hanno comunque scelto noi. E ci piace pensare di esserci riusciti.
Dai concerti alle conferenze, dagli spettacoli alle presentazioni di libri, dai cineforum alle serate di jam session passando per gli immancabili giochi da tavolo e per tante attività di fotografia, grafica, poesia e serigrafia questi cinque anni sono stati pieni di momenti indimenticabili. Abbiamo avuto l’onore, il piacere e il dovere morale di prendere parte ad alcuni dei grandi eventi collettivi legati all’antifascismo e alla difesa dei diritti di tutti come le piovose feste del 25 aprile e il grande Dolomiti Pride del 2018.
Tutto questo non senza molte difficoltà: le spese e gli imprevisti sono sempre stati tanti, ma il supporto che abbiamo avuto da una piccola ma fervente confraternita a difesa della cultura è stata essenziale.
La nostra ciurma ha il devoto onore di poter citare svariate realtà che hanno supportato la nostra utopia. Arsenale non sarebbe stato pienamente ciò che è stato senza l’aiuto di Arcigay del Trentino, Arci del Trentino, Café de la Paix Trento, UNITiN, UDU Trento, Centro Sociale Bruno, Arcifrescovato Pastafariano Trentino, Gruppo Aurora, Associazione Megaras, Overground Collective, AltroVerso, Trento Poetry Slam, SeriousGrafia, Art4cash, Uva e Menta e tutti gli altri universi che in questa intensa parentesi del nostro navigare ci hanno sostenuto ed hanno remato con noi.
È d’obbligo ringraziare inoltre tutti gli artisti che abbiano mai osato calcare il nostro palco; così tanti che fieramente possiamo dire che sarebbe impossibile taggarli tutti.
Abbiamo sempre pensato che la nostra fine sarebbe sopraggiunta con una botte di polvere da sparo, a ballare sulla cassa del morto e con una bottiglia di rum, ma ora siamo costretti a issare a mezz’asta la nostra bandiera in segno di lutto.
Proponiamo quindi un brindisi.
Ma non disperate. Sappiamo che il glorioso vessillo dell’Arsenale continuerà a sventolare nei vostri cuori. E chissà che, prima o poi, la nostra ciurma non torni a battere bandiera pirata in città».