Business idroelettrico Centinaia di centraline in gara alla scadenza
inora di fatto le centraline idroelettriche, di privati o Comuni o miste, di media o piccola derivazione, venivano lasciate al titolare in perpetuo. Quelle in scadenza o scadute, dal prossimo anno, dovranno essere messe a gara. Lo prevede il disegno di legge della giunta provinciale presentato ieri al Consiglio delle autonomie dall'assessore all'ambiente, Mario Tonina (Progetto Trentino). Si tratta di una norma che viene introdotta per allinearsi ai principi Ue sulla trasparenza e concorrenza relativa alle centraline idroelettriche che vengono usate a scopo di lucro.
Per quelle, da 0 a 3.000 kilowattora di potenza nominale presenti in Trentino, alcune centinaia, di cui due terzi circa in mano a circa la metà dei Comuni trentini direttamento o tramite società miste con privati, si tratta di una rivoluzione che dovrebbe arrivare il prossimo anno.
Il disegno di legge, infatti, arriverà in Consiglio nel 2021, con alcune settimane di ritardo, visto che ieri i sindaci riuniti nel Consiglio delle autonomie hanno chiesto dati e verifiche proprio sul tema della messa a gara dell'oro bianco, che anche gli enti locali, legittimamente, utilizzano per aumentare le proprie entrate.
Oggi in Trentino ci sono circa 80 centraline di media derivazione, ossia con una potenza nominale compresa tra 220 e 3000 kilowattora, mentre quelle più piccole sono alcune centinaia. Le concessioni già scadute o in scadenza sono oltre una cinquantina.
La gara viene esclusa per le centraline che sono usate per soddisfare l'autoconsumo o per usi multipli. E nel regolamento che dovrà definire meglio chi e come andrà a gara, sarà specificata la procedura in maniera dettagliata. Il principio che viene adottato, per ora, è quello per cui essendo la centralina assegnata sulla base di una concessione di un bene pubblico usato per finalità di mercato, alla scadenza va messo a gara il diritto di farlo.
Il Consiglio delle autonomie locali ha dato parere favorevole al Disegno di legge di iniziativa della Giunta provinciale che interviene su una corposa normativa e che detta Misure di semplificazione e razionalizzazione in materia di ambiente, di reti di riserve, di catasto e di eliminazione delle barriere architettoniche, ma con un rinvio sul punto delle centraline da mettere a gara. Un punto che è stato rinviato appunto al prossimo Consiglio delle autonomie per maggiori approfondimenti, con l'assenso di Tonina.