Intelligenza artificiale, perché Trento fu beffata da Torino ("perché la giunta dormiva" dice Zeni)
A settembre Trento ha perso una grandissima occasione: aveva tutte le carte in regola per diventare il «Centro di riferimento nazionale per l’intelligenza artificiale», visto che la nostra facoltà e l’FBK sono state le prime realtà italiane a occuparsene oltre 20 anni fa, ed ancora oggi rappresentano una eccellenza. Ma Trento fu beffata da Torino LEGGI QUI LA NOTIZIA, e non è una cosa da poco: si parla di mille posti di lavoro, oltre a finanziamenti e prestigio. Ma perché è potuto accadere?
Se l’è chiesto il consigliere provinciale Luca Zeni, in una interrogazione alla giunta. Ed oggi è arrivata la risposta. Una «incredibile risposta» la definisce Zeni: «stavamo dormendo».
Secondo l’ex assessore «Il Centro ICT della Fondazione Bruno Kessler a Povo da anni si occupa di questo settore, anzi, è stato il primo in Italia, grazie agli studi del professor Luigi Stringa.
Recentemente ricercatori come i professori Paolo Traverso e Oliviero Stock hanno avuto importanti riconoscimenti nel settore.
Ma Trento non è stata presa in considerazione come sede dell’Istituto per l’Intelligenza Artificiale.
Perché? Alla mia interrogazione mi sarei aspettato come risposta qualcosa come: “la Provincia si è battuta per ottenere la sede, con le milionarie ricadute economiche che comporta, ma purtroppo nella valutazione hanno prevalso le argomentazioni di una città come Torino.. etc”.
Invece nulla di tutto questo. La risposta - scrive Zeni - sconfortante nella sua ingenua sincerità, dice semplicemente che la giunta dormiva, su una partita di cui negli ultimi due anni hanno spesso parlato anche i media: “la giunta non era in nessun modo a conoscenza di alcuna procedura di candidatura e assegnazione da parte del governo in relazione alla sede dell’Istituto per l’Intelligenza Artificiale. (..) La notizia dell’assegnazione a Torino della sede dell’Istituto per l’Intelligenza artificiale è stata appresa dai giornali».
Per Zeni è una risposta incredibile. «Ma maledizione, il ruolo delle istituzioni non è soltanto controllare se c’è qualche bando e qualche procedura pubblicata ufficialmente: per quello bastano i funzionari; il ruolo della politica è soprattutto creare relazioni e opportunità, immaginare opportunità di sviluppo, sfruttare gli spazi che si aprono.
Prendiamo atto che anche su questa importante partita la giunta provinciale è semplicemente rimasta nell’ignavia, facendo perdere al Trentino questa importante partita.
Peraltro dispiace apprendere la notizia che, sempre in questo settore, Trento è rimasta esclusa anche dai finanziamenti del Mise per le “Case delle tecnologie emergenti”, andati a Torino, Roma, Bari, Prato e l’Aquila (QUI LA NOTIZIA)».
Poi l’affondo: «Assessore Spinelli, la sfida con Torino si poteva perdere, ma dopo aver giocato la partita. Non sapere nemmeno che la partita era in corso è molto molto più grave. E a rimetterci ancora una volta è il Trentino».