Sacchi neri e borse in plastica sono al piano terra del Santa Chiara, all’ingresso principale. Si trovano in ordine sparso, sul pavimento o su uno scaffale, e contengono la biancheria delle persone ricoverate. È lì, infatti, nell’atrio dell’ospedale che i parenti ritirano il sacco con i panni sporchi, dato che le visite sono vietate. Con molteplici disagi, come testimonia chi si è trovato nella condizione di rovistare in mezzo a decine di altre borse in plastica per cercare il sacchetto del parente.

Per prima cosa il nome del paziente non sempre è visibile, talvolta manca: c’è chi, suo malgrado, è stato costretto ad aprire i sacchetti “anonimi” per capire quale fosse quello giusto da prelevare.

Poi c’è la questione della privacy, senza dimenticare l’immagine di disordine e di incuria che una soluzione del genere può dare. I reparti cercano di concordare con i parenti l’orario di ritiro del sacco, ma non sempre le famiglie (soprattutto quelle che vivono lontano) sono in grado di programmare con certezza l’arrivo in ospedale. Con il risultato di avere decine di sacchi di panni sporchi sparsi sul pavimento.