La salma di Agitu accolta oggi in Etiopia In un clima di grande dolore l'estremo saluto all'imprenditrice assassinata in val dei Mocheni
La salma di Agitu Ideo Gudeta, l'imprenditrice etiope assassinata a Frassilongo, è stata accolta oggi all'aeroporto di Addis Abeba.
Ad attenderla i parenti, che hanno manifestato il loro grande dolore, e una raprpesentanza istituzionale.
Il feretro è stato accompagnato da un picchetto d'onore fino all'esterno dello scalo, da dove è partito alla volta del cimitero per il funerale di Stato.
Le esequie sono in programma oggi stesso, in un clima di forte cordoglio, che testimonia quanto Agitu, uccisa a 42 anni, fosse conosciuta, apprezzata e amata anche nel Paese di origine, dove tanto si era spesa in battaglie politiche e civili.
Agitu era arrivata dall’Etiopia dieci anni fa, fuggendo con la sua famiglia dopo essere stata minacciata di arresto dal governo locale per il suo impegno contro il fenomeno del landgrabbing, vale a dire l’accaparramento di terre da parte di multinazionali, a danno degli agricoltori locali.
In Trentino, frattanto, prosegue la raccolta fondi lanciata per temere viva la memoria di Agitu e del suo sogno di allevatrice, fondatrice dell'azienda "La capra felice" in valle dei Mocheni, dopo un primo periodo trascorso nel Trentino meridionale.
Ecco come Agitu descriveva la sua creatura, nel segno della capra felice e delal rivitalizzazione dell'economia montana: "L’azienda nasce da un progetto di recupero di terreni abbandonati e di razze rustiche locali.
Si occupa di allevamento caprino eseguito attraverso metodo biologico e di trasformazione della materia prima, il latte di capra, e vendita diretta del derivato.
Vengono realizzati formaggi biologici da pascolo da erba, yogurt ed anche prodotti di cosmesi con latte di capra.
L’azienda nasce nel 2010 ed attualmente, dopo diversi spostamenti, opera nel comune di Frassilongo, in Valle dei Mòcheni, allevando la capra pezzata mòchena, razza in via di estinzione, e le camosciate delle Alpi.
Ora l’azienda si opera per il recupero di strutture in disuso per creare un’economia di montagna generata da edifici e terreni abbandonati".
Sabato scorso l’ultimo saluto al cimitero di Trento alla sfortunata imprenditrice: fra i numerosi cittadini presenti, il sindaco, Franco Ianeselli, accanto a fratello e sorella di Agitu.
Anche in valle dei Mocheni i parenti di Agitu erano stati accolti dal sindaco di Frassilongo e da altri rappresentanti della comunità locale, scossa per l'indicibile tragedia.