Vaccini verso quota 13mila Per gli over 80 sarà utilizzato l'AstraZeneca
Malgrado i ritardi delle forniture Pfizer, prosegue in Trentino la campagna di vaccinazioni: stamane risultavano somministrate 12.866 dosi, 3.281 delle quali ad ospiti di residenze per anziani.
Lo hanno spiegato questa sera in conferenza stampa l'assessora Stefania Segnana e il direttore del dipartimento prevenzione, Antonio Ferro, il quale si è soffermato anche sulla vicenda delle dosi di soluzione fisiologica inoculate per sbaglio al posto del vaccino a 12 operatori sanitari all'ospedale di Rovereto. Ferro ha spiegato che si è trattato di un infortunio e ha sottolineato che le procedure hanno permesso di individuarlo. Per le persone che hanno ricevuto la soluzione di diluizione invece del vaccino, non ci sono comunque problemi dal punto di vista della salute, ma dovranno ovviamente essere sottoposte alla vaccinazione.
Ferro ha anche escluso che si sia trattato di unoa sorta di stratagemma per far risultare vaccinate persone che non intendono esserlo: le verifiche che vengono effettuate sulle dosi via via utilizzate non consentono simili operazioni, ha detto.
Oggi è stato confermato che a fine mese arriveranno in Trentino le attese 600 dosi del vaccino Moderna (l'altra multinazionale Usa riserva pochi flaconi al mercato europeo), mentre Pfizer nello stesso periodo dovrebbe inviarne 7.200.
Per quanto riguarda l'attesa campagna rivolta alla popolazione over 80, oggi la Provincia ha annunciato che c'è il via libera per il coinvolgimento anche dei medici di famiglia, che reso pèossibile dalle caratteristiche del vaccino che sarà utilizzato, quello europeo della britannica AstraZeneca (prodotto anche in Italia), che si può conservare in un normale frigorifero. Questo vaccino, sviluppato in collaborazioen con l'Università di Oxford, è già somministrato da circa un mese in Gran Bretagna, mentre nella Ue il via libera dell'Agenzia di controllo è atteso il 29 gennaio (un'anomalia nei test ha richiesto un supplemento di indagine: risultava maggiore l'efficacia sui soggetti cui per sbaglio era stata inoculata solo mezza dose e poi il richiamo completo).