In Trentino ci sono 6 mila malati di Alzheimer che non sono stati inclusi tra coloro che hanno diritto prioritario alla prossima fase vaccinale e se questa mancanza non sarà rapidamente recuperata e colmata sarà di fatto loro impedito di accedere in tempi ragionevolmente brevi ad una vaccinazione probabilmente salvavita. Ad evidenziare il problema è Renzo Dori, presidente dell'associazione Alzheimer Trento nonché della Consulta della Salute.

«La Federazione Alzheimer Italia in una recentissima lettera inviata, tra gli altri, al Ministero della salute ha rilevato come permanesse una sorta di grave "dimenticanza" delle persone affette da demenza di Alzheimer non solo durante la fase pandemica, ma anche rispetto alla programmazione delle modalità di vaccinazione anti Covid», si legge in una nota. «Più attenzione nei confronti di questa tipologia di pazienti e maggiore sensibilità rispetto ai loro diritti è questione irrinunciabile, risultando, di conseguenza, inaccettabile il permanere di sottovalutazioni o dimenticanze. Non possiamo sottacere che secondo le stime più recenti circa il 20 - 25% dei decessi per Covid riguardano persone che avevano una qualche forma di demenza e di Alzheimer in particolare», scrive Dori evidenziando che il malato di demenza e di Alzheimer è un cittadino con pari dignità e diritti di qualsiasi altra persona e la sua fragilità e ridotta capacità "rivendicativa" non consente dimenticanze o sottovalutazioni.