Pandemia / La polemica

Fugatti: siamo al fianco delle partite Iva che protestano contro le chiusure decise a Roma

Il presidente della Provincia esprime solidarietà ai manifestanti e sottolinea che sulle restrizioni l'ente locale non può fare nulla. festazione. "Ma integreremo con nostre risorse i ristori statali che sono insufficienti"

IL VIDEO Fugatti parla ai manifestanti davanti al palazzo

LA PROTESTA  In piazza la rabbia delle partite Iva: «Fateci riaprire, non ne possiamo più»

ARANCIONE Dal 7 aprile per il Trentino è attesa la fine della zona rossa

Stamattina a Trento una nuova mobilitazione di partite Iva, stremate da un anno di pandemia e lavoro a singhiozzo.

Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, tiene a precisare che nel mirino dei manifestanti non c'era l'operato dell'ente locale, bensì le restrizioni e le chiusure decise da Roma da oltre un anno a questa parte.

Ecco il comunicato diffuso poco fa dalla Provincia.

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha incontrato stamane i partecipanti alla manifestazione di piazza organizzata in modo spontaneo attraverso i social che ha portato una piccola folla a radunarsi davanti al palazzo di Piazza Dante, sede dell’amministrazione provinciale.

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, accompagnato dall’assessore al commercio e turismo, Roberto Failoni, ha ascoltato le richieste dei manifestanti affidate a una lettera in cui si chiede la riapertura al più presto delle attività economiche, chiuse – ricordiamo - a causa delle norme restrittive nazionali collegate alla dichiarazione di zona rossa.

Dai manifestanti anche la domanda di aiuti per le attività che causa pandemia hanno difficoltà a pagare i conti a fine mese.

La lettera è stata consegnata alla Provincia al fine di far arrivare la richiesta al ministro della salute Roberto Speranza e al governo di Mario Draghi affinché facciano aprire le attività economiche chiuse.

Fugatti ha ringraziato per le modalità civili e educate della manifestazione. Ha poi detto che la Provincia autonoma sta lavorando a un proprio provvedimento per integrare la partita dei ristori rispetto a quanto previsto dal governo nazionale col decreto ristori che è “insufficiente. Interverremo nei settori e nelle modalità non coperte dal governo nazionale. E ha aggiunto, ad esempio, che chi “ha aperto una attività durante il 2020 verrà aiutato.

Auspicando che il Trentino possa tornare arancione già nella giornata di oggi, il presidente della Provincia ha anche spiegato che in questa fase di pandemia, la possibilità per l’Autonomia di intervenire con provvedimenti propri che allentino le restrizioni non è possibile ma che la Provincia è già in prima linea per giungere ad un auspicato allentamento delle restrizioni

“Siamo al vostro fianco - ha detto - e faremo di tutto a livello locale e nazionale per far riaprire le attività economiche, considerando naturalmente la situazione sanitaria alla cui gestione il sistema trentino ha concorso in maniera responsabile e senza risparmiarsi”.

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