Il turismo è già pronto alla ripartenza ma è polemica sulle isole "covid free"
Il Trentino e le altre aree di montagna si lasciano alle spalle un inverno di chiusure e preparano le riaperture estive. Dall'Emilia Romagna il presidente Bonaccini mette in guardia il governo: "Deve rigettare subito le pretese di Sicilia e Sardegna, non possono esserci località privilegiate"
LE MISURE Riaperture anticipate: nei prossimi giorni la valutazione dei dati
TRENTO. Accelerare le riaperture grazie al calo dei contaig e delal pressione sugli ospedali, frutto sia delel vaccinazioni sia dell'entrata a regime di nuoviu protocolli terapeutici, fra anticorpi monoclonali e cure precoci a domicilio.
L'attesa è grande per una tarda primavera e soprattutto un'estate verso un ritorno alla normalità.
Nel mondo del lavoro sono in molti a soffrire, imprenditori e loro dipendenti.
In molte zone d'Italia e d'Europa il principale settore in ginocchio è il turismo: il Trentino ne è uno degli esempi tristemente evidenti.
Bar, ristoranti e altre attività sono semiparalizzate, anche perché alle dispoisizioni sulle chiusure si sonoa ggiunte quelle sui viagig vietati anche fra aree meno toccate dal virus, le zone gialle (sospese nel mese di aprile) nelle quali dal 21 dicembre scorso è stata vietata la circolazione fra le regioni (già proibita per le fasce rosse e arancioni). Doveva essere un divieto temporaneo, per le vacanze di natale, invece è ancora in vigore.
Dunque, niente spostamenti "di piacere" e conseguente altro colpo alle attività che in qualche modo hanno potuto parzialmente aprire.
Una delle tante delusioni per gli operatori del settore, che in Trentino e nelle altre aree montane hanno dovuto incassare anche il colpo della chiusura delle piste da sci (salvo per i team di agonismo).
Ma ora la speranza concreta è che già questo mese arrivino i primi segnali di inversione di rotta, con una svolta attesa per maggio e un nuovo "regime" da giugno.
Le aree turistiche, dunque, si interrogano su nuovi protocolli e modalità di accesso dei clienti.
Ed è già polemica sulla singolare pretesa delle isole di sorpassare tutti gli altri dichiarandosi "covid free".
Oggi sulla questione è intervenuto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha inviato un messaggio Fb al ministro del Turismo. Lo ha spiegato lui stesso poco fa intervenendo a un evento online organizzato dalla Fiera di Rimini.
"Mi auguro - ha detto - che il ministro del turismo Garavaglia rigetti immediatamente la proposta di 'isole covid free'. Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre.
Piuttosto il governo si dia da fare perché arrivino più dosi possibili per vaccinare nel più breve tempo possibile e lavori per il passaporto vaccinale, con regole uguali per tutti a livello europeo".